C'è anche Mazzarrà Sant'Andrea nel mirino della Commissione Nazionale Parlamentare Antimafia, da ieri a Palermo per il controllo sui candidati in corsa alle prossime regionali.
Nel comune messinese, sciolto per mafia nel 2015, si torna al voto il prossimo 5 novembre, in concomitanza con le operazioni per l'elezione dei deputati regionali.
Al termine delle audizioni di ieri, la Commissione ha comunicato che i nomi dei candidati impresentabili alle elezioni regionali siciliane saranno comunicati soltanto dopo il voto, quindi solo dopo l’eventuale elezione: “Risultano troppo brevi i tempi a disposizione degli uffici competenti per svolgere i controlli sul rispetto delle condizioni di candidabilità previste dalla cosiddetta legge Severino, che in Sicilia è peraltro alla sua prima applicazione”.
"Dalle audizioni con i presidenti delle commissioni elettorali regionale e circoscrizionali e con i Prefetti delle nove province siciliane – spiega la commissione in una nota al termine dei lavori – sono emerse le criticità già ampiamente evidenziate dalla Commissione parlamentare in occasione delle precedenti verifiche. Anche in questa occasione inoltre, si registra l’inadeguatezza delle banche dati giudiziarie e la difficoltà di acquisire i certificati penali dei candidati per verificare le autocertificazioni“.