MESSINA – “Un sistema integrato d’alta formazione professionale, di sviluppo della ricerca medica e clinica e delle connesse attività assistenziali, nel quadro di compatibilità delle risorse disponibili”. L’Università degli studi di Messina e l’Azienda ospedaliera Papardo hanno firmato una convenzione quadro per l’affidamento della direzione di unità operative a personale docente dell’ateneo messinese, il servizio di sanitari universitari e l’istituzione di scuole di specializzazione nell’area di Ortopedia, Cardiochirurgia e Neurologia.
La firma sull’accordo è stata apposta dal rettore Salvatore Cuzzocrea e dal commissario straordinario del Papardo, Alberto Firenze. Si legge nella convenzione che potrà “essere affidata la direzione di Unità operative dell’Azienda ospedaliera Papardo, ritenute strategicamente rilevanti, a personale docente dell’Università ai fini dell’integrazione delle attività didattiche, di ricerca e assistenziali, nel costante perseguimento dell’eccellenza offerta all’utenza”.
Su questa decisione manifestano la loro perplessità le organizzazioni sindacali Uil-Fpl, Fp-Cgil, Fismu, Aaroi-Emac, Cimo, Anaao-Assomed e Fvm, che annunciano manifestazioni eclatanti per contrastare il progetto e scrivono al commissario straordinario: “’L’ipotesi della stipula viola i principi di correttezza e trasparenza cui deve essere improntata sempre l’attività della pubblica amministrazione, in quanto a tutt’oggi in maniera carbonaresca, le organizzazioni sindacali non sono state minimamente informate, violando i principi dettati dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Si rammenta alla che l’Unime ha già tentato, circa un anno fa, di stipulare analoga convenzione con l’ Ircss Neurolesi di Messina. Pertanto, per quanto sopra, chiediamo con urgenza un incontro sindacale al fine di comprendere gli aspetti giuridici e gestionali che tale convenzione comporterà nei confronti del Papardo”.
Affermano a loro volta il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi insieme ai segretari di Cisl Medici Giuseppe Costa, Cisl Università Maurizio Fallico e Cisl FP Giovanna Bicchieri: “Sull’ipotesi di accorpamento tra Azienda Universitaria Policlinico Gaetano Martino e Azienda Papardo attualmente non possiamo dare alcun giudizio perché non siamo stati informati di nulla. Proprio per questo riteniamo sia necessario aprire un confronto immediato”.
“Riteniamo inopportuno che una decisione del genere – dichiarano i rappresentanti della Cisl – sia stata presa senza una convocazione o un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali per operare un ragionamento complessivo. Secondo noi, anche per non accendere eventuali allarmismi, occorre convocare immediatamente un incontro per aprire il confronto con tutte le parti per capire quali sono i percorsi che si intendono seguire, se l’integrazione possa portare spazi di miglioramento dell’offerta alla comunità e per conoscere le ricadute sulle attività del Papardo, del Policlinico e dei rispettivi lavoratori”.
Come aspetto positivo, la Cisl vede “quella di creare una vasta disponibilità di giovani medici in formazione dato la notevole carenza di specialisti in tutte le aziende. Anche dal punto di vista della ricerca si potrebbero mettere in campo più opzioni per la ricerca scientifica , che rappresenta il motore principale dei progressi nella medicina. Siamo convinti che, in questo campo, Messina potrà dirà certamente la sua in un prossimo futuro, sia in ambito regionale ma anche nazionale”.
Sottolinea il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, oltre che presidente della Crui, Conferenza dei rettori: “Tanto rumore per nulla. Non c’è nessun attacco al Contratto nazionale di lavoro e nessun mancato coinvolgimento dei sindacati. Io sono autorizzato a siglare convenzioni con l’Asp e le aziende ospedaliere pubbliche, come Policlinico, Papardo e Neurolesi, dal protocollo d’intesa che ho stipulato con la Regione siciliana. E lì le organizzazioni sindacali sono state convolte. Si tratta di una collaborazione già consolidata con il Papardo e potranno avvenire degli scambi professionali proficui, come già avvengono, a vantaggio delle aziende e dei docenti coinvolti”.