Ci eravamo lasciati nella primavera del 2014, quasi un anno fa, al Consiglio comunale con un’abile manovra di rinvio della proposta per il registro delle Unioni civili presentata dall’Udc e sposata da gran parte del Pd e dell’Aula, per “congelare” la delibera fino a quando il governo Renzi non avesse emanato una norma nazionale. E tutto questo nonostante dalle Alpi alle Madonie migliaia di Comuni piccoli e grandi hanno già adottato i registri. La scorsa settimana persino l’Ars ha deliberato in materia istituendo il Registro regionale delle unioni civili, lasciando Messina come sempre fanalino di coda.
Ci hanno pensato i giovani Pd, quelli dell’associazione FutureDem per intenderci, che insieme all’Arcigay Messina hanno illustrato in conferenza stampa al bar Basilico le iniziative in programma per sensibilizzare al tema.
Presenti all’incontro il coordinatore nazionale di FutureDem Giulio del Balzo, il coordinatore siciliano di FutureDem, Giulio Seminara, il presidente di ArciGay Messina, Rosario Duca, e il responsabile messinese di FutureDem Guglielmo Sidoti.
Diverse le iniziative che FutureDem condurrà nelle prossime settimane assieme ad ArciGay: innanzitutto una serie di banchetti di informazione sul tema del registro delle unioni civili e della sua istituzione anche a Messina, con contestuale raccolta di firme a favore di una sottoscrizione popolare che richieda al Comune di Messina l'urgente trattazione ed approvazione del Registro delle Unioni Civili; in secondo luogo, una serie di video da realizzare con la tecnica della "intervista doppia", nei quali intervistare consiglieri comunali e politici locali sui temi della eguaglianza dei diritti e sulla necessità del riconoscimento delle unioni civili; infine, un'attività di sensibilizzazione da attuarsi in occasione delle serate di discoteca organizzate dalla comunità GLBT di Messina, durante le quali verrà allestito un "kiss corner", ossia un "angolo del bacio", ove chiunque voglia potrà farsi fotografare mentre bacia il proprio partner e contribuire, col proprio volto e col proprio esempio, alla campagna di sensibilizzazione sui social network a favore del riconoscimento delle forme diverse di amore e contro le discriminazioni su base di genere ed orientamento sessuale. In realtà basterebbe pochissimo per fare un grande passo in avanti: chiedere al Consiglio comunale di uscire dal cassetto quella proposta di delibera e votarla, avendo il coraggio e la franchezza di dire come il proprio partito o il singolo consigliere la pensa senza trincerarsi dietro inutili formalismi e rinvii.
Rosaria Brancato