Coronavirus

Coprifuoco e chiusure. De Luca: ” Dal Comune Bonus e aiuti agli esercenti. Non siete soli”

Lo aveva già annunciato sabato scorso, durante la manifestazione. Lo ha ribadito nel corso della diretta facebook di ieri sera. Il sindaco Cateno De Luca, a fronte del nuovo Dpcm Conte e dell’ordinanza del presidente Musumeci, sta al fianco dei piccoli imprenditori e degli esercenti, ed annuncia forme di sostegno economico.

Chiusure e coprifuoco

Nel caos delle ordinanze regionali che s’interfacciano con quelle regionali ha cercato di spiegare cosa si può fare e cosa no da oggi in Sicilia. Due i dati certi: coprifuoco alle 23 (sebbene non sia ancora chiaro se dopo le 23 ci sia il tempo di rientrare a casa o si è subito sanzionati) e chiusura alle 18 per bar, pasticcerie, ristoranti e locali. Ieri è esplosa la protesta in numerose città d’Italia e lo stesso Musumeci ha rivolto un appello al governo per avere subito forme di sostegno. Ma senza soldi le piccole imprese, che vivono degli incassi del giorno, moriranno. Peraltro c’è chi è in attesa delle somme sin da giugno. De Luca sta studiando le modalità d’intervento economico.

waiting for Musumeci e Conte

Attendo milioni di euro dal governo Musumeci e dal governo Conte, ma nel frattempo non posso far morire economicamente le nostre imprese”. Così, tra una frecciata al presidente Musumeci ed un’altra al governo giallorosso ed un’altra ancora al Pd (due deputati lo vogliono denunciare per istigazione alla disobbedienza….), De Luca si schiera con gli imprenditori alla canna del gas.

Bonus ed esenzioni

Allo studio una serie di ipotesi, compresa una serie di bonus da spendere solo nei bar e nei ristoranti, oltre che sospensioni e annullamenti di imposte. Con le 10 sigle che hanno manifestato sabato il sindaco sta predisponendo un documento. Intanto oggi alle 18 migliaia di saracinesche a Messina dovranno abbassarsi. Nel corso della diretta il sindaco si è anche schierato per le famiglie degli studenti disabili ed autistici per i quali la Dad è praticamente una vera e propria jattura con conseguenze psicofisiche devastanti. Le famiglie protestano e chiedono che la Regione si renda finalmente conto che su questo fronte ogni chiusura equivale a 100 passi indietro