TAORMINA – “Suggerisco a tutte le strutture alberghiere ed extra alberghiere di Taormina al momento aperte, di provvedere alla chiusura straordinaria della loro attività ricettiva nel periodo delle restrizioni stabilite dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo, e cioè fino al 3 aprile”. E’ molto più di un appello quello lanciato dal presidente dell’associazione albergatori Taormina (Aat), Italo Mennella, attraverso una lettera inviata ai ti tolari delle strutture ricettive della Perla dello Jonio.
Anche quello stagionali e non ancora aperte. A loro raccomanda “di non riaprire prima del 3 aprile. Per le strutture che alla data odierna dovessero avere ancora clienti alloggiati, arrivati prima dell’entrata in vigore del decreto e e in possesso di prenotazione aerea per il rientro a casa nei prossimi giorni, si suggerisce di garantire loro la massima assistenza possibile durante questo periodo di emergenza nel pieno rispetto della tradizionale ospitalità che ha da sempre contraddistinto l’intero comparto turistico di Taormina”.
Citando il precedente decreto, Mennella ricorda che “salva l’applicazione delle sanzioni penali ove il fatto costituisca reato, la violazione degli obblighi imposti dalle misure di contenimento a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”. Infine si suggerisce di “notificare la chiusura straordinaria della struttura ricettiva a tutti gli organi competenti”.
Sin qui le indicazioni de presidente dell’associazione albergatori. Va detto che tra i commercianti c’è già chi ha deciso di chiudere, in osservanza alle misure restrittive. “Che senso ha – ripetono in tanti – rimanere aperti se si danno precise indicazioni ai cittadini di rimanere in casa e di uscire solo in caso di necessità?”.