Scuola

Coronavirus. Agli esami di Stato con la mascherina: dal 17 giugno e di presenza

Dopo infiniti cambiamenti e perplessità che hanno portato i ragazzi ad uno stress che va ad assommarsi a quello del covid 19, finalmente ieri sembra essere stato deciso alla Camera, dalla ministra Azzolina, il destino degli alunni italiani.

Verso l’esame di Stato

Più di 500 mila maturandi che si preparano a sostenere l’esame di Stato 2020 tra mescherine,dispenser di disinfettanti e tanta paura; i giovani si avviano verso la propria prova di vita, che a quanto pare si effettuerà di presenza e non più per via telematica come precedentemente comunicato ed avrà inizio il 17 giugno con gli opportuni protocolli di sicurezza a tutela della salute di alunni e docenti. Questa SCELTA, come sottolinea l’Azzolina, vuole essere un passo evolutivo dovuto per concludere questo percorso che va dalla scuola superiore alla vita, “un esame remoto e non in presenza non avrebbe dato il giusto peso psicologico ed emotivo al maturando, ma sarebbe solo stato l’acquisizione di un titolo.”I maturandi dovrebbero essere tutti ammessi AD ECCEZIONE DI CASI DISCIPLINARI Gravi.

Ecco come funzionerà

“UN MAXI COLLOQUIO ORALE” di un’ora sara’ quindi la prova da sostenere e l’esame verrà diviso in 5 momenti diversi :

1)DISCUSSIONE ELABORATO SCELTO DAL MIUR COME OGGETTO DELLA SECONDA PROVA D’ESAME,I docenti potranno scegliere se l’argomento sarà lo stesso per tutti o diverso.

2)DISCUSSIONE DI UN BREVE TESTO DI LETTERATURA STUDIATO.

3)ANALISI MULTIDISCIPLINARE DI UN ARGOMENTO SCELTO DALLA COMMISSIONE.

4)PRESENTAZIONE DELL’ESPERIENZA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TRAMITE RELAZIONE O PRESENTAZIONE MULTIMEDIALE.

5)DOMANDE SU CITTADINANZA E COSTITUZIONE.

I criteri di valutazione

La valutazione sarà data fino a un massimo di 40 punti per l’esame e i restanti 60 punti deriveranno dai risultati dell’ultimo triennio scolastico. Insomma i privilegi per questi maturandi 2020 sembrano essere veramente pochi, e non poche le critiche da parte dei ragazzi, che erano inizialmente stati rassicurati dal ministro sulla serenità e la modalità con la quale si sarebbero svolti gli esami.sembra invece,che con il presunto allontanarsi del virus anche le promesse rassicuranti sono andate perdute.I maturandi chiedono più attenzione e meno rigidità visto che da quasi 3 mesi sono lontani dai banchi scolastici e si sono dovuti adattare a lezioni online sperimentali.

Nonostante tutto la vita ci insegna che dobbiamo essere forti e che le prove vanno superate con coraggio e i ragazzi che prenderanno la maturità in questo grigiastro 2020, saranno “i veterani” dell’esame d’emergenza, ancora non del tutto fuori da una Pandemia che ha decimato il mondo e per questo dovrebbero potere avere più tutele e comprensione,ma nonostante i vari dubbi e perplessità,promettono che scenderanno in campo per conquistare il proprio diploma e un giorno potranno raccontare ai propri figli :”Io c’ero e come tutti i miei compagni ho superato una delle prove più difficili della vita ……”