Cresce l’allarme in città su quanto sia elevato il rischio di contagio per quanti siano venuti in contatto con gli “sciatori” che al ritorno da Madonna di Campiglio non si sono autoisolati e che adesso risultano positivi.
“Siamo tempestati da richieste di centinaia di cittadini preoccupati perché vogliono sapere dei 50 messinesi tornati da Madonna di Campiglio lo scorso 7 Marzo. Parte di questa comitiva composta da nomi noti della città, al ritorno dalle vacanze, essendo transitati dall’aeroporto di Bergamo per raggiungere la località sciistica, hanno violato l’obbligo di comunicare il proprio rientro all’Azienda Sanitaria Locale e di mettersi in autoisolamento fiduciario per 14 giorni, come disposto dal decreto Conte dell’8 marzo e dall’ordinanza Presidente Regione siciliana n.3 del 08.03.2020.
Parliamo di medici, commercialisti, avvocati e tanti altri notabili della città, che sono stati in contatto con centinaia di persone quando sono tornati dalle vacanze in montagna. La Polizia Municipale, sezione di Polizia Giudiziaria, ha già acquisito i nominativi dei componenti della comitiva, che ha soggiornato in due alberghi della nota località sciistica. Ulteriore richiesta è stata inoltrata alla Questura di Trento per accertare se altri cittadini messinesi abbiano soggiornato in altre strutture alberghiere o B&B. Tali accertamenti consentiranno di verificare chi, tra i villeggianti, abbia rispettato le prescrizioni del DPCM e chi, invece, se ne sia infischiato continuando a svolgere una vita sociale incurante delle prescrizioni sanitarie dettate, esponendo al rischio del contagio tutte le persone con le quali è entrato in contatto”.
E’ quanto ha dichiarato De Luca dopo una mattinata di fuoco e di polemiche social divampate dopo le notizie relative a quanti, di quella comitiva, sono risultati positivi al coronavirus. PER MOTIVI DI PRIVACY E DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE i giornalisti non possono fare i nomi dei pazienti (e le strutture sanitarie non possono fornirli per la stessa ragione). Sui social i messinesi chiedono i nomi, additando i cronisti di essere complici del sistema. Ma i nomi, ribadiamo, non possono essere forniti. E’ quanto conferma lo stesso De Luca.
“Dopo lunga e sofferta riflessione – continua il sindaco – sono giunto alla conclusione che non è possibile al momento procedere alla pubblicazione dei nominativi di questi concittadini che sembrano avere violato le basilari prescrizioni anti-contagio. Sarà prima necessario, infatti, verificare chi tra loro – ed alcuni sappiamo già che lo hanno fatto – si è autodenunciato all’ASP e si è posto in autoisolamento. Per tutti coloro che non hanno rispettato queste norme scatterà la denuncia ai sensi dell’art. 650 c.p. e di seguito procederò anche a rendere noti i nomi dei soggetti denunciati.
Ma nel frattempo, ciò che urge è assicurare la massima tutela alla salute pubblica, e per fare ciò è necessario che ogni persona sia posta nelle condizioni di valutare se è entrata in contatto con uno o più di questi soggetti provenienti da Madonna di Campiglio.Per questa ragione, invito proprio i componenti della comitiva di sciatori che hanno fatto rientro da Madonna di Campiglio la scorsa settimana, a rendere noti i loro nomi e dichiarare se hanno seguito le norme anti-contagio, autorizzando il Comune di Messina a diffondere tale dato.Solo così sarà possibile arginare il più velocemente possibile il rischio di contagio, perché ogni cittadino sarà messo in condizione di valutare il grado di rischio al quale è stato esposto ed assumere a sua volta tutte le cautele del caso, compreso l’autoisolamento e la richiesta di esecuzione del test tampone”.
“Confido pertanto nel senso di responsabilità di ognuno – aggiunge il Sindaco peloritano – e invito tutti i componenti della comitiva di sciatori a denunciarsi inviando una nota a questo indirizzo email:
protezionecivile@comune.messina.it
con la quale autorizzano il Comune a rendere noto il loro nominativo e la data di rientro a Messina. Allo stesso tempo invito l’ASP ME a predisporre subito quanto necessario per eseguire i controlli per ognuno di questi soggetti, ed adoperarsi per potere eseguire i controlli sulle persone che ci contatteranno chiedendo di essere sottoposte a controllo perché sono entrate in contatto con uno o più di questi soggetti.
Il rischio che stiamo correndo è quello di un contagio esponenziale, con un indice di contagio che viene ipotizzato, in via prudenziale, in un rapporto di 1 a 5, per cui per ogni soggetto risultato positivo vi è il rischio di contagio di altri 5 soggetti che siano venuti in contatto con il primo. Ci rendiamo conto della gravità della situazione? Adesso che vi è la certezza che almeno uno di questi soggetti che componevano la comitiva di sciatori ha contratto il Coronavirus, non è più tempo di omertà o di incertezze: autodenunciatevi e consentiteci di diffondere i vostri nominativi, solo così si potrà intervenire per evitare il peggio. Mi sarei aspettato più senso di responsabilità da soggetti che sono anche medici, professionisti e notabili della città – conclude De Luca – specie perché di ritorno dalle zone dei primi focolai del virus.”.