Coronavirus

Coronavirus in Calabria, Occhiuto: siano ammessi “giri di vite” per i no-vax

REGGIO CALABRIA – Nei giorni scorsi, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto aveva sottolineato criticamente come le varie “zone”, anche quelle rosse, nei fatti costituiscano una “livella” poco sensata tra chi s’è tutelato tutelando anche gli altri tramite il vaccino e chi, invece, non vaccinandosi, sta continuando a esporre se stesso e gli altri a un grave pericolo di contrarre il Coronavirus, al contempo contribuendo a massimizzare la pressione sulla nostra Sanità malandata. E aveva chiesto che le future ulteriori restrizioni riguardassero solo i non-vaccinati.

Adesso che “si balla”, a suo avviso è evidentemente il momento di “passare all’incasso”.

«I no-vax paghino le conseguenze della loro scelta»

«Non vaccinarsi è una libera scelta, secondo me irragionevole, perché contro la scienza. Ma ogni libera scelta ha delle conseguenze. E io – ha affermato il Governatore calabrese, nel corso di un’intervista rilasciata a TgCom24 – sono assolutamente contrario a far pagare le conseguenze di chi rifiuta le vaccinazioni a chi invece ha deciso di farlo con grande senso di responsabilità».

No all’equiparazione fra chi s’è vaccinato e chi no

Alcuni Comuni calabresi chiedono ad esempio, ha spiegato Occhiuto, che vengano applicate delle “zone rosse”. Ma «questo significherebbe restringere le libertà a vaccinati e a non vaccinati. Io rispondo che – così il presidente della Giunta regionale – se abbiamo chiesto ai calabresi e agli italiani in generale di vaccinarsi, per conservare la propria libertà, non ha senso restringere le libertà anche a chi ha scelto la scienza.
Per questo ho chiesto al Governo, soprattutto per quanto riguarda una Regione che è stata commissariata come la Calabria e che ha un sistema sanitario fatiscente, di darci la possibilità di fare delle restrizioni ulteriori per chi non è vaccinato, sempre come conseguenza di una loro libera scelta, non come punizione».

Il record di vaccinazioni su scala-Paese

Nel frattempo, continua la “crociata” per l’intensificazione delle vaccinazioni, che già ha dato frutti notevolissimi. «Nel mese di gennaio, la Calabria è la prima Regione in assoluto per somministrazioni di vaccini – ha posto in rilievo Roberto Occhiuto. Abbiamo incrementato in una percentuale superiore, rispetto alle altre Regioni, il target fissato dal commissario Figliuolo. La cosa positiva è che riscontriamo anche tante prime dosi, dunque stiamo vaccinando molti cittadini per la prima volta».

Ospedali intasati dai ricoveri dei non vaccinati

Non mancano però le criticità. Fermo il presupposto di un sistema sanitario regionale con tante falle emerse e consolidatesi nel corso dei decenni, «ora abbiamo una fortissima pressione sui nostri ospedali, dovuta – ha spiegato il Presidente e commissario governativo per la Sanità calabrese – ai ricoveri in area medica piuttosto che a quelli in terapia intensiva. I dati però ci dicono che si tratta di ricoveri di persone essenzialmente non vaccinate».

Ecco perché, ha illustrato Occhiuto, «stiamo spingendo moltissimo per la vaccinazione, grazie anche al supporto che ci sta fornendo il generale Figliuolo, che rappresenta davvero un’eccellenza nel Paese e che sta svolgendo questa sua funzione con grande abnegazione, offrendo un servizio preziosissimo alle Regioni, in particolare alla mia».