Altri 92 Comuni in “zona arancione” da sabato 15 a mercoledì 26 gennaio. È quanto prevede l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti. Tra questi tre città capoluogo: Agrigento, Messina e Trapani.
Nel messinese sono ben 58 i centri che ora osserveranno le regole previste per la zona a medio rischio: oltre al capoluogo, anche Acquedolci, Alì Terme, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castroreale, Cesarò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Militello Rosmarino, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tortorici, Tusa, Venetico e Villafranca Tirrena.
In Sicilia complessivamente sono 138 i comuni in zona arancione.
Dopo l’ordinanza di Musumeci che ha inserito il capoluogo in zona arancione, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha annunciato che emanerà una nuova ordinanza sulle scuole. Proprio oggi il Tar aveva sospeso la direttiva del primo cittadino che aveva disposto la Dad nelle scuole cittadine fino alla fine della prossima settimana, malgrado la città non fosse stata ancora inserita in zona arancione.