Cade il sequestro degli 800 litri di gel igienizzante sequestrato dalla Guardia di Finanza ad aprile scorso a Messina e provincia. La Aichem, ditta di Furnari produttrice del gel, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale del Riesame il dissequestro delle confezioni messe sotto chiave dai finanzieri per frode in commercio.
Gli avvocati Giuseppe Giunta e Fabio La Licata, sulla scorta di una consulenza scientifica sul prodotto sequestrato che dimostrava le effettive proprietà igienizzanti, ha chiesto la revoca del provvedimento, e il Collegio del Riesame ha dato loro ragione, disponendo la restituzione dei lotti, che possono quindi essere commercializzati.
Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota di chiarimento di Mark Catalfamo, rappresentante della Aichhem.
In data 10 aprile 2020, in piena emergenza Covid e a due giorni dalla Pasqua, veniva effettuata una serie di sequestri a tappeto nei confronti della ditta Aichem S.r.l.u, e delle attività commerciali che hanno acquistato i prodotti Aichem, denominati Thioxil, ipotizzando il reato di frode nell’esercizio del commercio.
Al sequestro è seguito un bombardamento mediatico che ha riportato in modo distorto la notizia, allorquando si è parlato di sequestro di gel (poco) igienizzante o di finto gel “sanitizzante” o di falso gel igienizzante.
Negli articoli si è letto, infatti, che gli igienizzanti sequestrati venivano venduti come disinfettanti o come sanitizzanti, che il sequestro si inquadrava nell’ambito di un’operazione volta a contrastare manovre illegali e fraudolente ai danni del consumatore approfittando della situazione emergenziale, il tutto corredato da foto che, sebbene leggermente ritoccate, hanno consentito a chi conosceva il nostro prodotto igienizzante di riconoscerlo in quello collocato negli scatoloni esibiti da chi aveva operato il sequestro.
In primo luogo, è falso che l’etichetta del nostro THIOXIL abbia la dicitura, sanificante o sanitizzante o disinfettante, visto che c’è scritto gel igienizzante con antibatterico. Chi ha riportato la notizia ha utilizzato, impropriamente, i suddetti termini come dei sinonimi, ma non lo sono per la normativa italiana poiché se per il disinfettante, il sanificante e il sanitizzante è richiesta l’autorizzazione del Ministero della Salute, per l’igienizzante, ossia il nostro prodotto, non è così.
Si leggeva, inoltre, che Gli igienizzanti sequestrati pubblicizzavano una dichiarata azione “sanitizzante”, creando nei consumatori una falsa aspettativa nei confronti dello stesso prodotto. Questa è la frase che mi ha ferito di più perché è stata detta senza che fosse stata disposta alcuna analisi sul prodotto, pertanto ho deciso di chiedere ad una società di ricerca collegata all’Università di Messina – la SCIENCE4LIFE SRL – di analizzare il mio prodotto e certificarne le qualità ed effettivamente le accurate analisi microbiologiche, effettuate dal Prof. Giacomo Dugo dell’Università di Messina, hanno attestato che il THIOXIL è assolutamente efficace e realizza tutte le azioni antibatteriche dichiarate nell’etichetta.
Il 05 maggio 2020, il Tribunale del Riesame di Messina ha accolto la richiesta di riesame presentata dall’Avv. Giuseppe Giunta del Foro di Barcellona P.G. e dall’Avv. Fabio La Licata del Foro di Catania, miei legali di fiducia, ed ha disposto il dissequestro dei prodotti Thioxil.
La notizia del sequestro, per le espressioni utilizzate e per le imprecisioni contenute, ha creato un quadro allarmistico in una situazione emergenziale, producendo un effetto dirompente su una specchiata reputazione commerciale costruita in anni di sacrifici, ingenerando la sfiducia in chi ha acquisto i prodotti contenuti nelle immagini pubblicate dalle testate giornalistiche.
A seguito del sequestro e del danno di immagine causato dal clamore mediatico alla Aichem S.r.l.u., società leader nel settore della detergenza con sede in Messina, ho subito un calo vertiginoso degli ordini e molta merce mi è stata resa indietro, ho persino temuto di dovere chiudere e dovere dire ai miei 11 dipendenti che si sarebbero trovati in mezzo ad una strada, il tutto per un bombardamento mediatico.
Fortunatamente l’annullamento del sequestro da parte del Tribunale del Riesame, in cui avevo riposto ogni mia speranza, ha messo fine a questo incubo, spero solo di riuscire a risollevarmi e continuare a lavorare con la stessa dedizione di sempre; non auguro a nessuno di subire la gogna che ho subito io.