Un tavolo allargato nel modo più ampio possibile, soprattutto alle forze politiche. E’ la proposta del deputato nazionale Pd Pietro Navarra che evidenzia come a Messina il sindaco abbia accentrato il coordinamento degli interventi sanitari.
“Non è, a priori, un’idea da bocciare- scrive Navarra– Anzi, potrebbe essere molto utile. Ma si tratta di una decisione quantomeno anomala, evidentemente adottata per sopperire alle carenze della catena di comando, che si manifestano nei fatti”.
Il parlamentare prende ad esempio il caso della casa di riposo “Come d’incanto” nella quale, da giorni, circa un centinaio di persone (tra anziani e operatori), sono in balia degli eventi. Solo dopo due giorni dalla segnalazione sono stati eseguiti i tamponi ( e solo per una parte di persone) e soltanto dopo altri due giorni ci si è ricordati che, se al Papardo mancavano i reagenti, c’era la possibilità di eseguire gli esami in altre strutture. Esami che, una volta eseguiti, hanno dato un esito allarmante, con un tasso di positività superiore al 90 per cento. Nel frattempo, sottolinea l’ex Rettore, è forte il sospetto che i contagi all’interno della struttura si siano ulteriormente propagati.
“Ma non basta, aumentano i casi nelle isole Eolie di pazienti positivi al Covid- prosegue Navarra– Qui i cittadini si sentono abbandonati a sè stessi e chiedono rassicurazioni alle istituzioni locali e regionali dalle quali ricevono un imbarazzante silenzio. Di fronte a simili episodi, non ci si può che augurare che un coordinamento locale dell’emergenza sia in grado di attivare interventi sul territorio in maniera più rapida ed efficace di quanto oggi sta avvenendo”. Il parlamentare quindi propone un coordinamento a livello locale purchè basato su concretezza operativa e si dice pronto a trasferirsi a Roma per concertare un impegno diretto in Parlamento e in Commissione sanità per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica che sta attraversando il Paese.
“Tuttavia, offro la mia piena disponibilità a collaborare sul piano territoriale e chiedo al sindaco De Luca di creare una squadra più estesa, badando esclusivamente alle competenze e non al colore politico. Ritengo che il periodo di eccezionale gravità che stiamo attraversando richieda maggiore coordinamento di tutte le istituzioni locali con il pieno coinvolgimento di chi le rappresenta. Qualcuno ha deciso che dobbiamo essenzialmente cavarcela da soli. Ritengo che Messina abbia le risorse e le forze per farlo. È il momento di coalizzarle queste forze. è la migliore risposta che in questo momento può dare a coloro i quali, per scelta o per drammatica necessità, da Palermo hanno dimostrato di non poter più gestire in modo verticistico e assolutistico quanto sta accadendo nella nostra città”
Il parlamentare Pd da un lato lancia l’assist al sindaco per ampliare la squadra senza bandiere politiche, dall’altro lancia un siluro all’assessore regionale alla sanità Razza ed a Musumeci, evidenziando le carenze di una gestione verticistica dell’emergenza covid 19. Che De Luca e il Pd “navarriano” dialoghino da un pezzo è un fatto assodato e lo si è visto soprattutto sulla questione risanamento e cambio di passo. Nel momento dell’emergenza è il deputato a proporre di rinsaldare le forze politiche messinesi e quindi l’asse con De Luca, in chiave cittadina ma con frecciate dirette a Palermo…..