L’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane l’aveva stimato dieci giorni fa: la Sicilia arriverà a zero nuovi contagi il 30 aprile.
La previsione non è stata pienamente rispettata, e difatti venivano considerate diverse variabili, ma si è avvicinata molto. Tanto che il 30 aprile si sono registrati appena 26 nuovi casi su 4.309 tamponi, cioè lo 0.6 %.
Al momento della previsione, il dato era al 2,2 % di contagiati, già comunque in forte ribasso rispetto al picco massimo del 29 marzo, quando i contagiati in un giorno erano stati il 14 %. Da inizio epidemia, i contagiati il 29 marzo erano il 10,57 %, oggi sono il 3,97 %.
La speranza è che si possa presto arrivare allo zero, anche se da lunedì 4 maggio è prevista una riduzione delle misure di confinamento. “Eventuali allentamenti renderebbero le proiezioni non più verosimili” – scrivevano gli studiosi, che consigliavano anche “il passaggio alla fase 2 in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione”.
Una eccessiva anticipazione del termine del confinamento, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”.