Cronaca

Coronavirus: Tutto quello che vorreste sapere su passeggiate, cani, bici

Posso fare una passeggiata? Posso uscire da casa per andare al tabacchi? Posso uscire il cane? E andare in bici? E in moto? Dall’11 marzo, data del decreto #iorestoacasa le domande più frequenti di chi NON E’ IN ISOLAMENTO per quarantena sono queste. La premessa, d’obbligo, è l’appello di tutte le istituzioni a RESTARE A CASA e a non cercare di trovare scuse per aggirare le regole. Restare a casa significa ridurre a zero i motivi di trasmissione del contagio e tutelare la nostra salute.

Cosa prevede il decreto

Fatte le dovute premesse cerchiamo di rispondere alle DOMANDE più frequenti sul cosiddetto “divieto di passeggiata”. Le risposte le abbiamo trovate sul sito ufficiale del GOVERNO, nella parte dedicata al decreto #iorestoacasa, capitolo SPOSTAMENTI.

Si può uscire da casa?

Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. Divieto assoluto di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

Posso muovermi in città?

Gli spostamenti all’interno della città sono previsti SOLO per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute (andare in farmacia) e rientro nella propria abitazione (valgono le regole sopra citate).

Posso uscire per lavoro?

Solo per comprovati motivi e muniti di autocertificazione e attestazione rilasciata dal datore di lavoro (le dichiarazioni saranno sottoposte a verifiche).

Quali sono i motivi di necessità

Solo per comprovate esigenze primarie non rinviabili. Ovvero: fare la spesa per sostentamento (il più possibile vicino casa ed un solo componente per famiglia), situazioni familiari urgenti (congiunti malati o bisognosi di assistenza), gestione quotidiana degli animali domestici (esigenze fisiologiche e veterinarie) attività sportiva e motoria all’aperto purchè a distanza di almeno un metro

A SEGUIRE LE RISPOSTE PIU’ DETTAGLIATE:

E per i generi non alimentari?

Sì, si può uscire, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal dpcm 11 marzo 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2).

Posso comprare il giornale?

Sì le edicole sono aperte.

Cosa sono le esigenze di lavoro?

COSA SIGNIFICA COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE? E’ sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

E se lavoro in un altro comune?

SE ABITO IN UN COMUNE E LAVORO IN UN ALTRO COSA FACCIO? Si può fare avanti e indietro, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. Chi si trova inoltre fuori dal proprio domicilio o residenza ha diritto a rientrare, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Cosa fare se ho la febbre?

CHI HA FEBBRE PUO’ SPOSTARSI? Chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 deve restare a casa contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

Posso assistere i miei cari?

POSSO ANDARE AD ASSISTERE I MIEI CARI non autosufficienti? Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani non autosufficienti sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

Quali regole per figli di separati?

SONO SEPARATO/DIVORZIATO, POSSO INCONTRARE I MIEI FIGLI?Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.

Posso andare nella casa al mare?

E’ POSSIBILE ANDARE NELLA PROPRIA CASA DI VACANZA? No, gli spostamenti restano consentiti ai sensi del DPCM dell’8 marzo 2020 solo per comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Si può gettare la spazzatura?

E’ POSSIBILE USCIRE PER GETTARE LA SPAZZATURA? Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni Comune. Allo stesso modo, proseguono le attività di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti. A Messina là dove vige il sistema porta a porta le regole saranno diverse rispetto alle zone dove non è in vigore. Sono invece chiuse le isole ecologiche

La passeggiata con il cane….

POSSO USCIRE CON IL MIO CANE? Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.

Si può andare dal veterinario?

POSSO ANDARE DAL VETERINARIO? Sì, per esigenze urgenti. I controlli di routine devono essere rinviati. Visite veterinarie necessarie e non procrastinabili possono avvenire solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza di clienti in attesa nei locali. Il professionista e il personale addetto dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina).

C’è divieto di passeggiata?

SI PUO’ FARE UNA PASSEGGIATA? Le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi (necessità, lavoro, salute). Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Inoltre è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone.

Posso fare attività motoria?

E’ CONSENTITO FARE ATTIVITA’ MOTORIA? Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti. Non serve l’autocertificazione per fare attività motoria all’aperto. In caso di controlli, le autorità di pubblica sicurezza possono comunque richiedere di dichiarare il perché dello spostamento. In quel caso, si è tenuti a effettuare la dichiarazione. In caso di dichiarazione falsa o mendace si può incorrere nelle sanzioni previste.

Si può andare in bicicletta?

POSSO ANDARE IN BICI? La bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria. È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

In quanti si può uscire in auto?

QUANTI PASSEGGERI POSSONO VIAGGIARE IN AUTO? E IN MOTO? Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.