MESSINA – C’è una “gola profonda” nell’inchiesta sulla gestione, negli anni scorsi, del Consorzio rete fognaria di Taormina, sfociata oggi nella sospensione di due dirigenti dello stesso consorzio e due imprenditori.
A fare scattare l’inchiesta della Guardia di Finanza e della Polizia è stata infatti la denuncia di un addetto dello stesso Consorzio. Da lì gli investigatori della Questura e del Commissariato hanno messo sotto intercettazione i sospettati, piazzando cimici anche nella sede dell’Ente. Sono così scattate le sospensioni per Oscar Alberto Ayma, dirigente dell’area tecnica, Giuseppe Caudullo (area finanziaria), Sebastiano Sgroi, della ditta Edil Naxos, e l’imprenditore messinese Angelo Oliveri.
Secondo gli investigatori, che hanno monitorato un periodo che arriva fino al 2022, i dirigenti facilitavano l’affidamento dei lavori in cambio di favori di vario genere. A firmare i provvedimenti, su richiesta della Procura, è stata la giudice per le indagini preliminari Tiziana Leanza, che interrogherà gli indagati nel corso della prossima settimana. Tra i difensori, l’avvocato Giuseppe Valentino. Corruzione, turbativa d’asta ma anche inquinamento i reati contestati a vario titolo.