L’attuale rettore Francesco Tomasello l’ha definita «troppo precoce», ma – nonostante questa sua considerazione, motivata dalla necessità ultimare il processo di rinnovamento dell’Università – la corsa all’ermellino procede spedita. E così dopo l’ufficializzazione della candidatura del prof. Giuseppe Vita (vedi correlato) , che sarà pubblicamente presentata domenica mattina alle 11 al Royal, ne arriva un’altra: quella del prof. Pietro Navarra, classe 1968, di cui si parlava ufficiosamente già da settimane.
Con una lettera indirizzata a colleghe, colleghi e personale tecnico e amministrativo, il professore di Economia pubblica, che è anche Pro-Rettore con delega al bilancio, comunica la sua discesa in campo nella prossima competizione elettorale per la carica di Rettore, proponendo la sua candidatura per il sessennio 2013-2019.
«Credo – scrive Navarra –di poter mettere al servizio della comunità accademica le mie competenze di studioso di economia del settore pubblico e l’esperienza maturata come Pro-Rettore con delega al bilancio. Sono ampiamente soddisfatto del lavoro sin qui svolto in collaborazione con molti di voi, in un clima animato da una forte volontà di dialogo e ascolto, sempre tradottosi in un continuo e proficuo scambio di idee e partecipazione che, tra l’altro, ha consentito al nostro Ateneo di mantenere il pareggio di bilancio negli ultimi sette anni».
Nel documento, l’aspirante Rettore spiega che la sua candidatura nasce dal “basso”, in quanto «risponde alle sollecitazioni di un gruppo di sostenitori che opera nei ventuno dipartimenti costituitisi a seguito della riforma Gelmini».
L’Università di Messina ha, quindi, i primi due competitors ufficiali per la conquista di una poltrona che fa gola a molti, nonostante la crisi che attraversa tutti gli Atenei italiani. Aspetto, quest’ultimo, che Navarra non sottovaluta: «sono consapevole –sottolinea ancora nella lettera – delle difficoltà che il sistema universitario nazionale sta attraversando… tuttavia, ritengo che queste difficoltà possano essere colte come “opportunità” per un nuovo corso in cui le singole persone, la loro sentita partecipazione, il merito e la responsabilità individuale siano poste al centro delle scelte che la comunità accademica dovrà compiere per il rilancio della nostra Università».
L’ex “pupillo” di Tomasello pensa già alle proposte da mettere sul piatto ed annuncia: «nelle prossime settimane procederò alla sintesi dei numerosi contributi già pervenutimi, integrandoli con quelli nuovi che certo verranno a seguito degli incontri già programmati e di quelli che, spero numerosi, si aggiungeranno. Procederò, poi, con una presentazione pubblica delle linee guida che costituiranno l’ossatura della proposta progettuale per il futuro governo dell’Università».
Navarra aspira ad «un futuro di successi e di traguardi ambiziosi» per l’Ateno peloritano , ma sa bene che prima di cantare vittoria dovrà misurarsi con una campagna elettorale che si preannuncia agguerrita, alla quale , oltre al prof. Vita – che molti dicono goda dell’appoggio di Tomasello, anche se l’attuale rettore nega e si definisce super partes – parteciperanno altri candidati. Quasi sicure, anche se non ancora ufficiali, le candidature di Adriana Ferlazzo docente di Fisiologia veterinaria e di Antonio Romano Tassone, docente di Diritto amministrativo. Soprattutto quest’ultimo potrebbe togliere voti proprio a Navarra, in particolar modo nelle "facoltà" umanistiche e giuridiche. La prof. Ferlazzo, vicina al predecessore di Tomasello, Gaetano Silvestri, cercherà consensi soprattutto nell’elettorato di centro-sinistra.
La macchina elettorale “accademica” è pronta a partire , anche se resta ancora da risolvere il rebus della data delle elezioni, che secondo quanto previsto dallo Statuto dovranno tenersi entro il 30 giugno 2013. La decisione finale spetta al decano dell’Università di Messina, il prof. Salvatore Berlingò: sarà lui a dire a quando l’Università potrà scegliere il nuovo rettore e chiudere definitivamente il capitolo Tomasello, aperto dal 2004 e ricco di vicissitudini di carattere giudiziario, sia penali che amministrative. (Danila La Torre)