L’era Navarra non è ancora ufficialmente terminata (le sue dimissioni sono attese a giorni), ma le grandi manovre per la conquista del rettorato sono già iniziate. E circolano anche i primi nomi. In pole position ci sono Giovanni Moschella direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche e Salvatore Cuzzocrea Pro-Rettore per la Ricerca. “Scalpita” anche Antonio Saitta, pro rettore alla Legalità.
Secondo i ben informati, il rettore Pietro Navarra vorrebbe passare il testimone al professore Moschella, ma deve fare i conti con le ambizioni personali di Cuzzocrea. Le trattative sono in corso. Di certo c’è che l’attuale Magnifico – dimostratosi particolarmente abile in questi 5 anni a non creare o comunque a non fare emergere opposizioni al suo operato – vuole un candidato forte e di sintesi. Questo per non creare fazioni “anti” e ribadire – anche dall’esterno – la sua posizione di dominus all’interno del mondo accademico.
Sempre secondo indiscrezioni, con Saitta – anche lui desideroso di indossare l’ermellino – sarebbe invece iniziato un ragionamento di tipo politico in vista delle elezioni amministrative. Navarra ed il suo prorettore militano nello stesso partito e quello di Saitta, già vice-sindaco con Genovese, potrebbe essere un nome più che spendibile per lo scranno più alto di Palazzo Zanca.
Le vicende accademiche potrebbero dunque avere effetti anche sulle elezioni amministrative di giugno. Del resto, non è azzardato ipotizzare che Navarra – dopo aver piazzato un suo uomo all’Ars (Franco De Domenico, direttore generale Unime in apsettativa) ed essersi assicurato una candidatura quasi blindata alla Camera – dove è candidato sia all’uninominale che al proporzionale (anche se dietro la Boschi) – giocherà un ruolo decisivo nella scelta del candidato sindaco, soprattutto se diventerà parlamentare nazionale e punto di riferimento a Messina per il partito democratico.
Tornando alla corsa alla corsa alla poltrona d rettore, dopo le dimissioni di Navarra, che dovrà comunicarle al Prorettore vicario, al Senato accademico e al Consiglio di Amministrazioni appositamente convocati, toccherà al Decano indire nuove elezioni entro trenta giorni.
Nel periodo di vacatio sarà il Prorettore vicario, cioè il prof. Emanuele Scribano ad esercitare le funzioni rettorali di ordinaria amministrazione e a traghettare l’Università a nuove elezioni.
Danila La Torre