Le sfumature del duello tra Salvatore Cuzzocrea e Francesco Stagno D’Alcontres

Da un lato Salvatore Cuzzocrea, candidato alla carica di rettore con la benedizione del dimissionario Pietro Navarra; dall’altro Francesco Stagno D’Alcontres, che si è candidato per rompere quel fronte apparentemente unitario che avebbe potuto sancire una successione senza una reale battaglia elettorale. Da un lato il partito democratico, dall’altro Forza Italia. La corsa per l’elezione a rettore dell’Università di Messina sarà una sfida a due (salvo nuove e improbabili candidature, che potranno essere comunque ufficializzate entro venerdì 2 marzo), con un richiamo fortissimo al passato.

IL PROFILO DEI DUE CANDIDATI

Salvatore Cuzzocrea, classe 1972, è Professore di Farmacologia il presso Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali (che per ironia della sorte si trova in Via Stagno D'Alcontres). Durante il rettorato targato Navarra ha svolto il ruolo di Prorettore alla Ricerca. La sua attività si è sempre svolta in ambito universitario.

Francesco Stagno D’Alcontres, classe 1955, è Professore Ordinario di Chirurgia Plastica e dal settembre 2015 – con decreto di nomina firmato da Navarra – è a capo del Dipartimento di Patologia umana dell'adulto e dell'età evolutiva "Gaetano Barresi". Dal 2006 al 2013 il chirurgo plastico si è allontanato dalla sua attività medica e universitaria per dedicarsi alla politica, salvo poi rientrare in servizio nel marzo 2013 in qualità di Professore Ordinario e Direttore della UOC Chirurgia Plastica dell’AOU di Messina.

COGNOMI CHE PESANO

Entrambi gli aspiranti rettori hanno parenti “illustri”, che peraltro si sono avvicendati alla guida dell’Ateno peloritano. E per di più con la regia di un nome che riporta anch’esso ai giorni nostri.

Francesco Stagno D’Alcontres è infatti nipote di Guglielmo Stagno D’Alcontres, rettore dal 1983 al 1995, che compì la scalata al rettorato grazie all’endorsment di Salvatore Navarra, padre di Pietro, uomo chiave nelle dinamiche del Policlinico Universitario di Messina, politicamente molto vicino a Nino Gullotti ai tempi della Dc e tra i fondatori di Forza Italia a Messina su input dell'ex ministro Antonio Martino (a sua volta cugino a di Francesco Stagno D’Alcontres). A Guglielmo Stagno D’Alcontres successe Diego Cuzzocrea, padre dell’attuale candidato, che indossò l’ermellino dal 1995 al 1998.

Intrecci familiari, politici ed accademici che a distanza di vent’anni riemergono per queste nuove elezioni universitarie, in occasione delle quali la comunità accademica dovrà eleggere il rettore che guiderà l’Università di Messina nel periodo che va da 2018 al 2024. Il mandato del rettore dura infatti sei anni e non è rinnovabile.

LA COLLOCAZIONE “POLITICA” DEI DUE CANDIDATI

Uno è collocabile nel centrosinistra, l’altro nel centrodestra. Se infatti Cuzzocrea oggi è espressione di quella corrente accademica che via via si è fatta largo dentro il partito democratico messinese, rafforzandosi con l’elezione a deputato regionale dell’ex direttore generale dell’Ateneo Franco De Domenico e in attesa dell’ulteriore salto di qualità con la probabile, ma non scontata, elezione di Navarra a deputato nazionale; D’Alcontres ha alle spalle una lunga storia di centrodestra. Una contrapposizione però destinata probabilmente ad influire solo marginalmente nelle prossime elezioni universitarie. Conterà molto di più il peso del recente passato. Negli anni del suo rettorato, Navarra è stato abilissimo a ricucire strappi e sedare qualsiasi tipo di opposizione, conquistando con il passare dei mesi anche la fiducia di chi nel 2013 ha provato ad osteggiare la sua corsa all’ermellino. In una riunione al Policlinico svoltasi nel giorno delle dimissioni in Senato dell’ex Magnifico, la stragrande maggioranza dei direttori di UOC era pronta a blindare la candidatura Cuzzocrea, ma Francesco Stagno D’Alcontres ha voluto scompaginare i giochi che sembravano chiusi e lanciare il guanto di sfida. La posizione di partenza dei due candidati è dunque assai diversa. Cuzzocrea, "erede" designato dall'ex rettore, potrà far leva sul concetto di continuità; D’Alcontres invece, per scardinare quel consenso che si è consolidato attorno a Navarra, dovrà essere bravo a proporre un progetto alternativo ma non troppo distante da quello che oggettivamente in questi anni ha fatto fare un notevole balzo in avanti all’Università di Messina.

LE DATE DELLE ELEZIONI

Le votazioni si svolgeranno secondo il seguente calendario: giovedì 22 marzo 2018 (prima votazione) e, qualora non si raggiungesse il quorum previsto, martedì 27 marzo 2018 (seconda votazione) e mercoledì 4 aprile 2018 (eventuale votazione di ballottaggio). Per le votazioni saranno allestiti 12 seggi elettorali, tutti allocati nel plesso centrale dell’Università.

CHI VOTA

Per la prima volta l’elettorato attivo, infatti, è attribuito, oltre che a docenti e personale tecnico amministrativo, con voto ponderato anche a tutti gli studenti, i dottorandi, gli assegnisti di ricerca e gli specializzandi.

Danila La Torre