L’amaro commento dell’avvocato Nino Favazzo, difensore di Francantonio Genovese, alla sentenza della Cassazione sul caso Corsi d’oro 2.
“È una di quelle notizie che, chi crede nel proprio lavoro e nella giustizia che presto o tardi trionfa sempre, non vorrebbe mai sentire. È una decisione che porterà il mio assistito a tornare a trascorrere almeno diversi mesi in carcere, prima dì poter chiedere di accedere ad una misura alternativa. Alla domanda, scontata, su cosa ne penso, dico che è un epilogo inaccettabile quello che vede Francantonio Genovese condannato ad una pena severissima per un delitto che non ha certamente commesso: il tentativo di estorsione ai danni di Ludovico Albert. Sì perché, il processo alla formazione, per il principale dei suoi protagonisti, si è ridotto ad una condanna per un reato odioso ma insussistente, nonostante le due pronunce di merito, oggi confermate, abbiano ritenuto il contrario. Per il resto, non mi meraviglia la dichiarazione a tappeto dì inammissibilità dei ricorsi, perché quasi tutti i reati per cui vi è stata condanna, anche il tentativo di estorsione, in caso dì loro ammissibilità, avrebbero dovuto essere dichiarati prescritti, così come è avvenuto per il ricorso dì Franco Rinaldi. In questo caso, infatti, l’accoglimento del motivo ha comportato l’annullamento senza rinvio per il delitto dì associazione a delinquere per cui vi era stata condanna in secondo grado.”