Giunta e Consiglio comunale sempre più distanti. La comunicazione tra i due organi istituzionali d palazzo Zanca scarseggia, generando non pochi malumori. Alle lamentele verbali della presidente del Civico Consesso, Emilia Barrile, che da mesi ormai denuncia la poca attenzione di sindaco ed assessori alle questioni sollevate in Consiglio comunale e dai consiglieri sui più svariati temi, si aggiungono quelle formali di uno dei veterani dell’Aula, Franco Mondello.
Il consigliere comunale dell’Udc ha preso carta e penna e ha inviato una nota al sindaco Renato Accorinti e all’assessore alle Autonomie Locale e della Funzione Pubblica, Patrizia Valenti e per conoscenza a tutti gli assessori comunali.
Oggetto della lettera: «sollecito sulle risposte in tempo utile per l’interrogazioni/mozioni formulate dai Consiglieri Comunali».
Mondello segnala un vero e proprio cortocircuito comunicativo e chiede espressamente «al Sig. Sindaco e gli Assessori in indirizzo a provvedere in tempo utile ed in osservanza, a far pervenire le dovute risposte e relazioni sulle interrogazioni presentate dallo scrivente e dai Sig.ri Consiglieri Comunali».
Mondello, in una sorta di rimprovero istituzionale, ricorda che «il Sig. Sindaco è tenuto a rispondere agli atti ispettivi dei Consiglieri Comunali entro 30 gg. dalla loro presentazione c/o la segreteria del Comune in osservanza all’art. 27 L.R. 7/1992 che regola i rapporti interorganici tra l’Amministrazione Comunale e i Consiglieri comunali».
L’esponente centrista sottolinea altresì che il primo cittadino «deve attenersi all’osservanza del dettato legislativo vigente, in considerazione del fatto che le interrogazioni formulate costituiscono atti ispettivi demandati esclusivamente ai Sig. Consiglieri Comunali».
Mondello invita, quindi, «l’ Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica in indirizzo a voler avviare le opportune determinazioni per una vigilanza e controllo sul rispetto normativo degli atti ispettivi e sulle dovute risposte».