Presentato l’appello al Cga in merito alle Amministrative 2013 (vedi articolo allegato), cerchiamo di capire quali scenari giuridici si prospettano.
Quanto ai tempi è quasi certo che trascorreranno non meno di tre mesi per l’udienza (che sarà fissata entro 15-20 giorni dal deposito dell’appello), pertanto il caso non verrà discusso prima di maggio-giugno.
Passiamo adesso agli scenari giuridici, ovvero alle possibili decisioni del Cga.
1)I giudici amministrativi possono rigettare l’appello, ritenendo fondate le motivazioni del Tar di Catania che ha giudicato inammissibile il ricorso. In questo caso il capitolo si chiude qui perché non sono previsti altri gradi di giudizio.
2)Il Cga ritiene fondate le richieste dell’avvocato Silvano Martella per conto dei ricorrenti e dispone l’istruttoria che prevede la verifica delle operazioni elettorali nelle sezioni richieste, e quindi dei verbali, delle tabelle di scrutinio e l’apertura dei plichi.
In caso di fondatezza dell’appello il Cga dispone non solo la verifica ma stabilisce anche i tempi dell’operazione, per evitare che si protraggano ulteriormente, come accaduto negli anni scorsi in diversi contenziosi elettorali.
Se la tabella di marcia dovesse essere rispettata, in linea di massima, l’esito delle verifiche si potrebbe avere in autunno. I controlli potrebbero dare esito positivo per gli appellanti, e quindi, dopo aver constatato che i 59 voti mancanti per raggiungere il quorum non erano stati conteggiati per lacune o errori, viene annullata la proclamazione di Accorinti sindaco ed il ballottaggio. Viceversa, se l’esito delle verifiche conferma i voti convalidati dall’Ufficio Centrale elettorale al primo turno, Accorinti resta sindaco.
3)C’è infine una terza possibilità collegata alla recente sentenza del Cga n°46/2014 che ha disposto il rinnovo delle elezioni regionali in 9 sezioni di Siracusa, ed alla quale si fa riferimento nell’appello.
La recente sentenza infatti dispone il rinnovo delle elezioni regionali solo in 9 sezioni in provincia di Siracusa, dal momento che non si era potuto procedere all’apertura dei plichi a causa di un allagamento del Palazzo di Giustizia di Siracusa dove erano custoditi. Il Cga, ed è questo il punto sottolineato dal ricorso, parte dal presupposto che nel procedimento elettorale vi sono operazioni elettorali tassative che devono essere eseguite: “La violazione di tali regole imporrebbe l’obbligo di annullare le operazioni di voto indipendentemente dalla circostanza che il ricorrente riesca a dare la prova che le irregolarità rilevate siano tali da incidere sul risultato elettorale trattandosi di regole poste a presidio della legittimità, trasparenza e regolarità della votazione e dello scrutinio”.
La sentenza di rigetto del Tar, tra le motivazioni, adduceva la mancanza della presentazione della prova da parte dei ricorrenti che le anomalie contestate avrebbero di fatto inciso sull’esito del voto finale.
La tesi sostenuta dall’avvocato Martella nell’appello al Cga ribadisce tutte le lacune e le difformità riscontrate nelle operazioni elettorali del primo turno e che avrebbero comportato: “su quanto attestato dallo stesso Ufficio Centrale che, per un cospicuo numero di sezioni elettorali, è stata integralmente violata la normativa di riferimento. Nello specifico non erano stati trasmessi, e mancavano del tutto, i verbali attestanti le operazioni di scrutinio del seggio, mentre, per altre sezioni, ha constatato che alcuni verbali erano in bianco, altri non completi, altri compilati in via sommaria con dati contrastanti, altri ancora recanti cancellature ed abrasioni. Ciò non poteva consentire di attribuire il voto, in quelle sezioni, nei modi con cui lo ha fatto l’Ufficio Centrale.”
Se il Cga, in seguito alla verifica, dovesse riscontrare le anomalie indicate dagli appellanti e dovessero emergere irregolarità nei verbali di scrutinio, i giudici potrebbero anche decidere per il rinnovo delle elezioni.
Rosaria Brancato