La strada del dialogo è stata tracciata, quella delle questioni economiche sarà più lunga ma intanto i primi passi sono stati fatti.
“L’aeroporto dello Stretto rappresenta oggi più di un’opportunità per Messina, è cambiato molto il contesto rispetto al 2011 e dobbiamo ricominciare a dialogare, anche con il Consiglio Provinciale, su questo tema”. Dopo l’incontro di mercoledì a Palazzo dei Leoni con il Presidente della Sogas, l’assessore provinciale Michele Bisignano è ottimista, almeno sul fronte dei servizi che la nuova società intende portare all’attenzione dell’utenza messinese.
Certo, restano aperte le questioni relative alle quote dell’Ente in Sogas e le somme che la Provincia deve pagare per il bilancio 2010 che è stato chiuso con perdite di tre milioni e mezzo di euro, poi dovrà affrontarsi il nodo maggiore, quello della presenza della Provincia anche in futuro.
“Dobbiamo ricominciare a confrontarci con l’Aula, anche perché molte cose son cambiate ed è sulle possibilità che si aprono che dobbiamo cercare di trovare un punto d’incontro- dichiara Bisignano– Non è vero che in quest’anno dopo la delibera del Consiglio che prevedeva la dismissione delle quote non è stato fatto nulla. Abbiamo inviato la lettera con le nostre intenzioni ai soci della Sogas, anche per cercare di vedere chi poteva esercitare il diritto di prelazione per la cessione delle quote. Ora è ripreso il colloquio, dobbiamo continuarlo”.
Mercoledì è stata soprattutto una riunione tecnica, come spiegato anche dal Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino (vedi articolo correlato) e le parti torneranno a rivedersi la prossima settimana per approfondire gli aspetti legati sia ai servizi da varare che alla necessità di un piano di comunicazione e pubblicizzazione degli stessi.
Da fine luglio, solo per fare un esempio, la Sogas ha avviato alcuni servizi, come due collegamenti diretti Messina- scalo di Reggio con il pullman Federico (in coincidenza con i primi voli del mattino e gli ultimi della sera), che vanno ad aggiungersi alle corse Metromare e bus navetta. I passeggeri provenienti da Messina hanno diritto al ceck-in privilegiato, la corsa della Caronte delle 5.20 è stata anticipata alle 5.10 per evitare ritardi e per gli automobilisti che scelgono il Minniti è previsto uno sconto sulle tariffe di sosta nel parcheggio dell’aeroporto. Ma il problema è che ancora i messinesi non sono a conoscenza delle novità.
E’ chiaro che è solo l’inizio, la società punta anche a far effettuare il ceck-in durante la traghettata, nonché ad aumentare i collegamenti ed a migliorarli. Insomma, è solo l’inizio.Ma senza un’adeguata e capillare diffusione delle informazioni all’utenza messinese qualsiasi novità rischia di rivelarsi inutile. Ed è stato anche questo uno dei temi affrontati mercoledì a Palazzo dei Leoni tra le parti.
“L’attuale società non è più quella di prima e adesso ci sono le condizioni, anche economiche- prosegue Bisignano- per avviare un discorso serio, concreto, che miri a puntare sulle potenzialità dello scalo reggino. La Sogas ha chiuso l’ultimo bilancio in leggerissimo attivo. Ma ci sono altri due aspetti da non sottovalutare prima di decidere: la Sogas sta percorrendo la strada della privatizzazione e ci sono diversi gruppi interessati. Secondariamente la società sta ottenendo la concessione ventennale e questo è l’aspetto più importante, anche per chi vuole investire”.
Da qui a fine dicembre si dovrà capire quali sono i percorsi che potranno realmente far sì che il Tito Minniti sia l’aeroporto di Reggio e Messina, con un’utenza “naturalmente” proiettata verso la sponda calabra piuttosto che verso Catania, ma che deve essere concretamente supportata da servizi e prezzi accessibili anche per i voli law cost.
“ In pochi sanno che ci sono voli per Pisa, Venezia, ad esempio e che l’offerta si va ampliando e differenziando. La Sogas ci proporrà una serie di servizi che dovranno poi essere adeguatamente valutati e pubblicizzati. Poi potremmo riuscire a realizzare collegamenti via mare con Taormina e sul versante opposto con le Eolie. Il bacino di passeggeri potrebbe aumentare e i servizi potrebbero dare anche una spinta al turismo, se operiamo in sinergia. Io dico, ascoltiamo cosa ci dice la nuova società, valutiamo attentamente quali prospettive concrete si aprono e a che costi. Teniamo in considerazione il fatto che una concessione ventennale dà di gran lunga più garanzie di una annuale e pensiamo anche che l’ultimo bilancio si è chiuso in pareggio. Quindi ridiscutiamone serenamente in Consiglio senza preconcetti”.
In autunno l’aeroporto di Catania dovrà chiudere per adeguamenti per oltre un mese e gioco-forza i messinesi dovranno spostarsi a Reggio, potrebbe essere già una prima occasione per attivare i migliori servizi possibili e “fregare” quei clienti persi negli anni.
Porcino a fine riunione ha detto a Tempostretto: “Vogliamo chiedere scusa ai messinesi per i disagi causati dalle precedenti gestioni. Ora vogliamo coccolarli”.
L’utenza messinese, costretta a viaggi in pullman per Catania, con orari a dir poco intollerabili, oppure a costi per parcheggiare l’auto all’aeroporto, (il taxi è improponibile) si può conquistare facilmente con pochi ma costanti, puntuali ed efficienti servizi,nonché il ripristino del collegamento col terminal e corse e collegamenti che tengano conto delle coincidenze.
Rosaria Brancato