“Non è possibile trattare le scuole ed i lavoratori delle scuole, oltre che i fondamentali diritti di studenti e genitori, come caselle di un tabulato. Dalla giovane assessore Scilabra ci aspettavamo maggiore chiarezza”. Sono le parole della segretaria della Flc Cgil di Messina Graziamaria Pistorino dopo le novità arrivate da Palermo per le scuole della nostra provincia. Pochi giorni fa a Palermo era stato approvato il nuovo piano che riordinava il sistema scolastico regionale che il sindacato aveva già contestato per i numerosi accorpamenti che colpivano gli istituti messinesi e per l’assoluta mancanza di concertazione denunciata dalla sindacalista. L’unica nota positiva era la creazione di sei nuove realtà scolastiche, subito però è arrivato un cambio di programma che ovviamente infligge un altro colpo a Messina. A denunciarlo ancora una volta è la sindacalista Pistorino. “Senza offrire motivazioni comprensibili, nella migliore tradizione delle inspiegabili cose siciliane, l’assessore Nelli Scilabra ha sottratto un’autonomia a Messina, una a Palermo e le ha attribuite alla provincia di Enna. Quale conseguenza per la nostra provincia? L’Istituto Comprensivo n. 2 di Taormina, con 506 alunni, viene aggregato all’Istituto Comprensivo n. 1 dello stesso comune, con 977 alunni, producendo un vasto latifondo di plessi scolastici per un totale di 1483 alunni. La precedente proposta, concordata al tavolo regionale, prevedeva il mantenimento dell’autonomia per l’IC N. 2 di Taormina grazie all’accorpamento del plesso di Gaggi ora appartenente all’IC di Giardini. Il taglio di organico prevede naturalmente la perdita di 1 posto di Dirigente, 1 di Direttore dei Servizi, ma circa 6/7 posti di personale ausiliario e amministrativo: almeno 9 unità cancellate con un tratto di penna” spiega la segretaria. La Flc Cgil aveva già chiesto un confronto più articolato, adesso rincara la dose ritenendo necessario e urgente rivedere, in modo organico e sistematico, tutte le scelte in materia di dimensionamento e avviare una discussione ampia in grado di coinvolgere i diversi soggetti in campo: enti locali, scuole, sindacati, amministrazione. È questa una strada obbligata, spiega la Pistorino, se si vuole costruire un sistema scolastico davvero rispondente alle esigenze di qualità e funzionalità del complicato territorio di Messina. La confusione, in tema di scuole, regna sovrana non solo in Sicilia ma a livello nazionale per la mancanza di una seria programmazione, nell'incontro in Conferenza unificata Stato-Regioni è saltata la possibilità di raggiungere un'intesa sui nuovi parametri di dimensionamento scolastico, l'assenza di regole e riferimenti chiari e condivisi rischia di ricadere pesantemente sulla qualità e sulla validità delle operazioni di riorganizzazione della rete scolastica che molte Regioni comunque hanno deciso di portare avanti. Per la FLC CGIL la gestione di questa partita dimostra come la mancanza di una governance efficace, una scelta strategica che investe tutti i soggetti che hanno un compito educativo, finisce per penalizzare solo il diritto sociale all'istruzione. Il sindacato chiede un intervento politico serio su questa materia. Chiede la possibilità di concordare insieme le eventuali modifiche da apportare al più presto, al contrario della Cisl Scuola, che invece aveva fatto un plauso alla Regione parlando di un piano frutto di ampio dibattito, chiede una convocazione in sede regionale per provare a rivedere quanto già messo nero su bianco. Per gli studenti, che hanno diritto ad una formazione di qualità, e per chi opera nel mondo della scuola, per evitare nuovi tagli sui posti di lavoro dopo quelli subiti negli anni scorsi. (Francesca Stornante)