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Costa: “Così non si ama il Messina”, rivolto a tifosi e ambiente, non alla società

BIELLA – Nel post partita tra Juventus Next Gen e Messina, con i biancoscudati sconfitti per 2-0 e scavalcati in classifica, parla finalmente un dirigente della società peloritana che era sparito dai radar dal ritiro di Zafferana. Il direttore operativo, Angelo Costa, è riapparso adesso. Tra qualche giorno potrebbe pure superare l’esame da direttore sportivo e quasi sicuramente fare il mercato del Messina.

Sulla partita e le sue conseguenze il direttore operativo ha una sua visione: “C’è una nota positiva in questa giornata ed è la sconfitta in casa della Casertana che non allunga su di noi. La partita era in equilibrio ed è stata sbloccata da un errore (il solito errore della difesa, sembra alludere Costa, ndr). Noi potevamo avere più fortuna sul colpo di testa di Adragna, siamo consapevoli che ci gira male, dobbiamo trovare più tranquillità per lavorare bene”.

Costa parla, per la società, del momento della squadra e del pubblico

Sottolinea Costa: “Della società non parla nessuno? Molti hanno detto che io stavo dietro le quinte, io oggi sono qua a metterci la faccia e a dire le cose come stanno. Non posso dire cosa vuole fare il presidente ed è una sua decisione non parlare. Aggiungo però che a Messina non stiamo vivendo un clima ottimale. Non è una giustificazione, però posso dire che nel corso delle settimana influisce sul modo in cui lavori e a livello mentale soprattutto perché quella che abbiamo è una squadra giovane, con tanti che si affacciano ora al professionismo”.

Il dirigente pare quindi scaricare la colpa sui tifosi che protestano, nonostante oggi siano stati forse più di 300 ad aver seguito la squadra a Biella. E sembra, dalle sue parole, che la colpa sia dei tifosi, che non sanno che pesci prendere, e non della società, che non è per nulla trasparente nella comunicazione, in primis coi giornalisti.

Il direttore operativo Costa poi, con un’uscita poco elegante, dice: “Siamo diventati tutti allenatori e tutti direttori sportivi”. Lui probabilmente lo diventerà tra poco e da novello ds senza esperienza proverà a risolvere una situazione tragica di una squadra in cui neanche Giuseppe Pavone, con più di quarant’anni di esperienza, è riuscito a risolvere. Ed è “scappato” a Trapani, come sottolineato dal collega Giuseppe Marino di Radio Amore che ha riportato le dichiarazioni.

“Dobbiamo reagire e riorganizzare tutto cercando di tirarci fuori da questa situazione – prosegue Costa – ma non è una situazione drammatica, lo scorso anno abbiamo chiuso con 19 punti. Dobbiamo marciare come sappiamo fare (squadra che ha un ruolino di marcia da 0,84 punti a partita, ndr)”.

“Molto passa dalla tranquillità – conclude e insiste Costa – le voci e le chiacchiere non vanno bene e neanche gli insulti gratuiti che si subiscono. Questo non è modo di amare il Messina. Se vuoi vieni allo stadio e contesti, ma mai scendere sul personale e tutti ci hanno messo la faccia, in primis il mister, anche io. E sappiamo quello che facciamo. Non eravamo fenomeni l’anno scorso e non siamo diventati stupidi quest’anno. Sappiamo su cosa dobbiamo intervenire”, conclude il direttore sportivo in pectore. 

Dichiarazioni da Radio Amore