Ente che vai , sprechi che trovi. Almeno per il sindaco Cateno De Luca, che ha effettuato un blitz al Teatro Vittorio Emanuele venendo a conoscenza di situazioni che non lo convincono. Ed il quadro non è ancora del tutto completo.
“Con sommo dispiacere – spiega su Fb – devo ammettere che ancora non abbiamo le risultanze del blitz al Teatro Vittorio Emanuele. Ho chiesto i dati dell’attività svolta nel 2017 per cercare di comprendere e collegarla alle risorse umane contrattualizzate: mi saranno fornite domani , almeno spero !
“Qualche cosa però fuori da una oculata gestione l’ho già notata: si spendono circa 280.00,00 per servizi esternalizzati che non trovano alcuna ragione di esistere in una corretta visione di gruppo.
Ad esempio – continua De Luca – si spendono oltre 130 mila euro l’anno per le pulizie; oltre 110 mila euro l’anno per il personale tecnico a tempo determinato; circa 30 mila euro l’anno per la redazione del bilancio, per il supporto giuridico – amministrativo; per consulenza fiscale – tributaria e previdenziale; oltre 10 mila euro l’anno per la realizzazione grafica pubblicitaria: L’Ente teatro ha 59 dipendenti a tempo indeterminato con un costo annuo di oltre 2,5 MILONI di euro annui”.
“Sarà interessante confrontare i dati dell’attività svolta dal Teatro nel 2017 con i tempi medi/uomo per realizzare la medesima attività in qualunque altro contesto medio al fine di comprendere se le risorse umane sono in sovrannumero oppure sono ben calibrate. Domani vi faremo sapere sempre se perverranno i dati richiesti”.
Ricordo a me stesso che il Teatro (inteso come sede ndr) è’ di proprietà del Comune di Messina e che l’Ente teatro non ha alcun titolo per utilizzarlo oltre che una generica precisone di legge. Sarebbe l’ora stabilire quanto vale la relativa locazione e soprattutto chi deve pagare in una eventuale modifica complessiva dei rapporti gestionali”.
“Ora ci siamo intesi che la musica è’ cambiata ?”, conclude minaccioso.