Il copione è stato lo stesso dello scorso anno. Forse qualche polemica in meno e meno errori, grazie all’esperienza drammatica fatta con la Tares. Fatto sta che la Tari è arrivata esattamente come l’odiosissima tassa che l’aveva preceduta. Una lunghissima seduta notturna in Consiglio comunale (vedi articolo a parte), tante proposte per provare ad andare incontro alle esigenze dei cittadini e rendere il tributo il meno indigesto possibile, ma soprattutto la motivazione per cui la maggioranza dell’aula ha deciso di votare sì a questa Tari: senso di responsabilità. Era stato così con la Tares, è stato così per la Tari. I venti favorevoli hanno dato il via libera al piano tariffario perché altrimenti nelle casse di Palazzo Zanca verrebbe a mancare un gettito che dovrebbe attestarsi sui 43,9 milioni di euro. E naturalmente significherebbe dissesto. I messinesi dunque possono mettersi l’anima in pace e iniziare a calcolare quanto costerà in questo 2014 la tassa sui rifiuti. La buona notizia è che di sicuro ci sarà un leggero risparmio rispetto al passato, che dovrebbe più o meno attestarsi sui 30-40 euro per le famiglie e sui 100 euro circa per le utenze non domestiche.
Questi i criteri su cui calcolare la Tari per le utenze domestiche, dunque per tutte le famiglie, ricordando che il tributo è composto da una parte fissa e da una variabile:
1 componente parte fissa euro/mq 1,48: parte variabile 100,37 euro.
2 componenti parte fissa euro/mq 1,70; parte variabile 172,63 euro.
3 componenti parte fissa euro/mq 1,78; parte variabile 205,76 euro.
4 cpmponenti parte fissa euro/mq 1,76; parte variabile 252,93 euro.
5 componenti parte fissa euro/mq 1,70; parte variabile 305,12 euro.
6 o più componenti parte fissa euro/mq 1,55; parte variabile 348,28 euro.
Per le utenze non domestiche è stata confermata la stessa suddivisione in categorie dello scorso anno. Tutte le attività sono ripartite in 30 categorie, anche con la Tari le più tartassate saranno ristoranti, trattorie, mense, pub, pizzerie, birrerie, bar, caffè pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, banchi di generi alimentari. Per tutti loro, comunque, un risparmio che si aggira sui 100 euro rispetto alla vecchia Tares (per il prospetto completo vedi foto in basso).
Un risparmio, seppur minimo, che nasce non dalla riduzione del costo totale di gestione dei rifiuti ma dalla lotta all’evasione che in questo anno il Dipartimento Tributi è riuscito a mettere in campo e che si spera possa portare frutti ancor più significativi in questo anno. Nel 2014, infatti, la platea dei contribuenti ha visto un incremento di 1.932 utenze domestiche, con un aumento della superficie tassabile di mq 189.280 e di 42.678 mq per le non domestiche. Tale incremento, ha spiegato l’assessore, è dovuto sia all’attività di accertamento sulle utenze, sia all’autodenuncia di nuovi utenti.
La Tari sarà ripartita in quattro rate, durante il consiglio di ieri è stato deciso di spostare le date di pagamento, con prima rata al 30 ottobre, le altre a dicembre, febbraio e aprile. Adesso la Giunta e il Consiglio comunale dovranno accelerare i tempi per definire criteri e modalità per accedere alle riduzioni che saranno destinate alle famiglie in condizioni di disagio. Lo scorso anno troppi ritardi ed errori hanno portato tanti utenti a pagare nonostante poi rientrassero tra i beneficiari delle agevolazioni, con la Tari si spera di non cadere nelle stesse trappole e di rendere l’iter molto più lineare.
Confermati, ma già in sede di regolamento, gli sconti per i comportamenti virtuosi. Sconto per le utenze non domestiche che dimostrano il trattamento autonomo dei rifiuti con riduzioni del 30%, 60% e 90% a seconda delle quantità e con la possibilità di presentare l’istanza per ottenere il beneficio entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Sgravio del 30% alle attività commerciali che adotteranno il sistema “last minut market” e del 20% per chi userà il porta a porta. 35% di sconto per i nuclei familiari che conferiranno i rifiuti nelle isole ecologiche e novità rispetto allo scorso anno: dai 7 kg mensili a persona necessari per usufruire dello sconto si scende a 5 kg. Per il compostaggio domestico invece detrazione del 35% sulla quota variabile per chi dimostra di avere una compostiera.
Francesca Stornante