Scuole chiuse da lunedì per una settimana in tutta la città di Messina. Da domani ordinanza che introduce coprifuoco alle 19 e divieto di sostare in gruppo sul suolo pubblico e nelle piazze.
Dopo una nuova concitata giornata di confronti sull’emergenza Covid, il sindaco De Luca è pronto per firmare una nuova ordinanza per la città di Messina. Il primo cittadino ha incontrato le associazioni di categoria per decidere le azioni che riguardano gli esercizi commerciali. Poi due ore di dibattito con il consiglio comunale per discutere dei contenuti dell’ordinanza.
Riteniamo indispensabile un’azione che ci metta nelle condizioni di far rispettare i divieti attualmente vigenti. Non possiamo subire l’ulteriore smacco che si è verificato dopo la chiusura di Capo Peloro, con i pic nic ai colli Sarrizzo. E siccome il Covid non conosce centro città o piazze e non conosce orari, come scrive qualche cretino istituzionale, mi prendo la responsabilità di misure che diano la possibilità alle Forze dell’Ordine di sanzionare “u babbiu” che si è registrato nei giorni scorsi. Adesso basta.
E’ necessario un coprifuoco. Non abbiamo tremila uomini da mettere in strada per i controlli. Quindi meglio limitare da un certo orario le nostre uscite. Tutte le attività commerciali dovranno chiudere alle 19, con 30 minuti di tolleranza. Crediamo non sia un grande sacrificio. Il virus non compare alle 19, ma possiamo fare più controlli su chi è in giro. Da un certo orario si sta a casa. Abbiamo la necessità di ripristinare ordine e sobrietà. Dopo le 19.30 tutti a casa. Ci sarà l’introduzione di motivi specifici che consentiranno gli spostamenti. Non ci saranno limitazioni per le consegne a domicilio, ma l’asporto sarà consentito solo fino alle 19 con i 30 minuti di tolleranza. E’ una stretta indispensabile. Non ci saranno distinzioni tra attività commerciali. Sarà consentito l’orario continuato.
C’è il divieto assoluto di babbio. Tutti gli assembramenti che abbiamo registrato nelle varie piazze non ci saranno più. Non si può stazionare nelle piazze e sul suolo pubblico. Non si può stare in gruppo, né fare assembramenti. E per questa misura non ci sono orari. E’ ovvio che se sono in fila davanti a un negozio o in banca non c’è alcun divieto.
L’ordinanza entra in vigore domani e vale dal lunedì al sabato, la domenica ci ha pensato il presidente Musumeci che ha chiuso tutto.
De Luca alza i toni dello scontro con l’Asp sul tema scuola. «Io intanto le scuole le chiudo per una settimana. Martedì faremo una riunione con l’Asp e i dirigenti. Non posso più sopportare l’incompetenza. Panino, frequenza a ribasso, virus che corre per i ritardi nelle comunicazioni dei positivi. Intanto da lunedì scuole chiuse per una settimana. Abbiamo acquisito elementi che ci dicono che la scuola, a seguito della mancata risposta da parte dell’Asp nei tempi richiesti, diventa luogo di diffusione del virus. I dati che abbiamo ci dicono che molte situazioni di contagio si potevano evitare. Agli studenti disabili dev’essere garantita la scuola in presenza.
De Luca traccia il quadro dell’aumento dei contagi. L’ultima settimana di ottobre avevamo 531 positivi a Messina e provincia, con una media giornaliera di 76 nuovi contagi. In Sicilia erano 5.956, con una media quotidiana di 850 nuovi positivi al giorno. In ambito nazionale il dato era di 183.553 positivi con 26.222 contagi quotidiani. Ora cosa sta succedendo? Nella prima settimana di novembre siamo passati da 531 a 700 positivi, con una media al giorno che è passata da 76 a 102 nuovi contagi. Dal 9 al 15 novembre altri 1.108 positivi con media giornaliera di 158 al giorno. Dal 16 novembre a ieri, la media di nuovi contagi al giorno è di 221, con una previsione di 1.544 contagi alla fine della settimana. Un trend che è in continua crescita, solo nell’ultima settimana siamo cresciuti del 33% In ambito regionale la crescita è stata del 17%, in ambito nazionale invece c’è una flessione del -6%. Eravamo una città che non aveva un andamento epidemiologico preoccupante, le misure previste un mese fa erano anche sproporzionate per Messina, ma in quasi un mese abbiamo bruciato questo dato positivo. Questo significa che non siamo stati all’altezza di mantenere il vantaggio che avevamo l’ultima settimana di ottobre.
Oggi abbiamo avuto un nuovo confronto con i rappresentanti delle strutture ospedaliere per fare il nuovo punto sui posti letto disponibili. Il 30 ottobre a Messina e provincia c’erano solo 12 posti letto attivati di terapia intensiva. Venerdì scorso avevamo 20 posti al Policlinico, oggi sono diventati 24, di cui 17 occupati. In previsione altri 14 da realizzare nei prossimi giorni. Al Papardo il 30 ottobre c’erano zero posti di terapia intensiva. Una settimana fa ne avevano attivati 7, nel frattempo i posti disponibili sono 12, di cui 6 occupati. All’ospedale di Barcellona ci risultano 2 posti di terapia intensiva attivati, all’ospedale di Taormina ce ne danno 4. In totale oggi siamo a 42 posti letto di terapia intensiva per Messina e provincia, ma non ho riscontro di quelli di Barcellona e Taormina. Quelli occupati sono 23. Questi sono i numeri su cui ci dobbiamo basare.
Per quanto riguarda la degenza ordinaria Covid, ad oggi i posti disponibili per Messina e provincia sono 212, di cui 138 occupati. Sono in previsione 15 nuovi posti al Policlinico e altri 15 al Papardo.