MESSINA – “Mai, nemmeno nel periodo della guerra, ci eravamo fermati per tre anni. Dal 1610 la processione delle Barette caratterizza il Venerdì Santo a Messina. Siamo rattristati ma non potevamo garantire le condizioni di sicurezza anti-Covid decise dal Comitato in prefettura. Meglio fermarci e aspettare tempi migliori”. Pietro Corona (nella foto), governatore della Confraternita SS. Crocifisso, comunica a malincuore che l’evento religioso non si svolgerà per il terzo anno consecutivo. Il pericolo di contagi a causa del virus blocca la storica processione. Una tradizione di 410 anni e uno stop improvviso dal 2020.
La decisione del Consiglio direttivo è stata unanime: la processione delle undici barette è annullata. I portatori, che partono dalla Chiesa Oratorio della Pace e procedono lungo la via XXIV Maggio, e poi in via Oratorio San Francesco, rimangono un’immagine da repertorio.
“Sulla base delle decisioni del Comitato provinciale d’ordine e sicurezza pubblica, non abbiamo avuto altra scelta. Avremmo dovuto fare una processione con mascherine. Anche i 240 portatori avrebbero avuto l’obbllgo di indossare le Ffp2. In più avremmo dovuto rispettare il il distanziamento, garantendo pure la sicurezza di chi avrebbe assisitito. E non è finita. Avremmo dovuto pure evitare strade strette, in contrasto con il nostro percorso, oltre a dover ridurre il numero delle barette”, spiega il governatore.
“Tutta una serie di condizioni incompatibili con il normale svolgimento di un avvenimento religioso che è nel cuore dei messinesi. Meglio accettare, purtroppo, che il Covid continui a bloccare la processione e confidare in un ritorno nel 2023”, aggiunge Corona, non senza nascondere il suo rammarico.
L’ostacolo più insormontabile, ai fini dello svolgimento delle Barette, è la circolare sulla pubblica sicurezza del capo della polizia Franco Gabrielli: le manifestazioni sono autorizzate solo se garantiscono la sicurezza contro il contagio da Covid, con rilascio delle autorizzazioni a otto giorni dalla processione. “Tempi e condizioni davvero complicate. Come avrei fatto a escludere la possibilità di assembramenti e di comportamenti a rischio da parte del popolo dei fedeli?”, si interroga il governatore.
“In attesa di tempi migliori, l’invito è a partecipare alle iniziative nella chiesa Oratorio della Pace e a vedere lì le Barette. Quest’anno si potrà entrare con le mascherine e non in modo contingentato, come è avvenuto l’anno scorso. Pensiamo con piacere anche alla possibilità di visite guidate delle scolaresche”, dice Corona, proiettandosi nel futuro.
Domenica 10 aprile, alle 19.30, è in programma un concerto, a cura di Ars Nova, per violino e chitarra. Giovedì e venerdì santo, 14 e 15 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24. la chiesa sarà aperta, nel segno di una tradizione che si rinnova. La celebrazione eucaristica è in programma giovedì 14 alle 20.30.