«Oggi è stata una bella giornata di lancio della campagna di prenotazione dei vaccini anti Covid per gli anziani over 80. La Sicilia ha superato i 40 mila cittadini siciliani che hanno potuto prenotare il proprio vaccino. Un risultato che fa ben sperare sia come volontà di aderire alla campagna vaccinale, sia come efficienza del sistema a cui abbiamo lavorato in questi giorni per favorire la prenotazione».
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza commenta così il via in tutta la regione siciliana delle prenotazioni per gli anziani che hanno superato gli 80 anni di età o che comunque sono nati entro il 1941. Nel tracciare questo primo bilancio della giornata, Razza ricorda che ci sono vari modi per prenotare il vaccino. E’ disponibile la piattaforma online a cui si può accedere dal sito internet della Regione o dal sito siciliacoronavirus.it. Basta avere a portata di mano tessera sanitaria e codice fiscale. Si potrà scegliere dove si preferisce andare tra le diverse sedi vaccinali. Oppure c’è il numero verde 800.009.966 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18,che però oggi è andato in tilt per le migliaia di telefonate che hanno affollato i call center.
«Il 97% delle prenotazioni di oggi sono state registrate sulla piattaforma online. Il restante 3% attraverso il numero verde. Siamo consapevoli che il call center ha bisogno di essere rafforzato. Nelle prossime fasi coinvolgeremo anche medici di base e farmacie, oltre ad ampliare attraverso nuovi strumenti la possibilità di prenotazione» spiega Razza, ammettendo qualche disservizio soprattutto per chi ha tentato di raggiungere telefonicamente i centralini per le registrazioni.
Le vaccinazioni inizieranno il 20 febbraio. «Ci piacerebbe fare migliaia di vaccini al giorno, le forniture attuali ci consentono di poterne fare circa 6 mila al giorno. Siamo fiduciosi che nelle prossime settimane si possa aumentare ulteriormente la dotazione».
Razza comunica inoltre che domani arriverà in Sicilia anche il vaccino AstraZeneca che può essere impiegato per gli under 55. I primi che saranno vaccinati saranno alcune specifiche categorie: forze dell’ordine, forze armate, vigili urbani, insegnanti e tutti coloro che lavorano nella Protezione civile e che nell’ambito del volontariato e che svolgono servizi essenziali.
«Stiamo ragionando con tutte le regioni italiane per evitare errori di categorie o peggio furbetti del vaccino come nella prima fase che ci hanno fatto vergognare».
Per Razza quella di oggi è stata una bella giornata. Il suo grazie va a tutti i nipoti che hanno aiutato i nonni a fare la registrazione. Con la consapevolezza che il Coronavirus sta spingendo tutti verso la digitalizzazione del sistema sanitario.