Anche le Usca possono disporre inizio e fine isolamento e quarantena dei positivi al covid 19 e dei loro contatti stretti. Le Usca infatti non sono altro che “articolazioni” del Dipartimento prevenzione dell’Asp, ed effettuando i tamponi sono i primi ad avere contezza della situazione. Di fronte alla resistenza dei medici di famiglia a intervenire, per evitare ritardi possono quindi disporre inizio e fine isolamento/quarantena anche le stesse Usca.
A fare chiarezza è una nota dell’avvocatura di Asp Messina, diretta dall’avvocato Giancarlo Niutta, che si spera metta fine al “caso” che ha generato molti ritardi, lamentati in questi giorni dalle famiglie degli studenti che si sono ritrovati alle prese coi contagi e quindi con l’avvio delle operazioni di contact tracing nelle scuole.
Caso sollevato un mese fa circa dai medici di medicina generale, che di fronte alle crescenti richieste di disporre inizio e la fine isolamento e quarantene, hanno alzato le barricate, spiegando il perché in una nota della FIMMG: nulla questio sui provvedimenti di fine isolamento e quarantena, che rientrano certamente nelle loro competenze. No ai certificati di inizio isolamento, però, per i soggetti dei quali non hanno competenza diretta, visto che il tampone, e quindi lo stato di positività, lo effettuano le Usca.
Apriti cielo: le Usca devono anche disporre i certificati di inizio isolamento? Dovrebbero farlo medici e pediatri, come dispone la circolare regionale n. 62 del 2020, dicono. Nelle more di dirimere la questione burocratica e il rimpallo di responsabilità, troppi potenziali contagiati restavano “liberi” e troppi guariti rimanevano costretti in isolamento, in attesa di una mail, un pezzo di carta che li autorizzasse a non andare a lavoro o a tornarci.
Con il Commissario per l’emergenza covid per Messina, Alberto Firenze, in difficoltà a far recepire il messaggio alle Usca e ai medici, è servito un parere legale dell’Asp, che è molto chiaro. Intanto non si tratta di una “certificazione”: disporre inizio e fine quarantena è una attestazione che ha fini pratici, a certificare lo stato di positività è sempre e solo il tampone. Poi possono farlo anche medici e pediatri, in entrambi i casi (inizio e fine), come spiega chiaramente la circolare di Musumeci di fine anno scorso, che richiama i medici di medicina generale a supportare in tutte le attività l’Asp e le sue articolazioni. Infine le Usca, che hanno conoscenza diretta della situazione visto che effettuano i tamponi, possono disporre inizio e fine quarantena con serenità, visto che altro non sono che “diramazioni” del Dipartimento, anche se in via straordinaria.
“Si rammenta che dietro l’esito di un tampone c’è una persona, una famiglia che vive ansia e difficoltà, siamo tutti al servizio della nostra gente che richiede, soprattutto in un momento delicato come quello che viviamo, risposte tempestive, cure e assistenza certe”, scrive l’avvocato Niutta.