E’ stato assolto con formula piena dall’accusa di aver omesso la dichiarazione dei redditi per il 2012 Antonino Messina, liquidatore della Folgore srl, l’ultima sigla societaria legata alla società di vigilanza Vigile Peloritano.
Il giudice monocratico di Messina, la dottoressa Mandanici, ha sentenziato che il fatto non costituisce reato, accogliendo così la tesi del difensore del sessantaquattrenne, l’avvocato Antonio Centorrino.
Il processo era una costola dell’inchiesta sul fatti traggono origine dal fallimento delle società Vigile Peloritano s.r.l. e New Vigile Peloritano s.r.l., per i quali si è già celebrato un processo penale nei tre gradi di giudizio per bancarotta fraudolenta ed altro, con la condanna degli imputati, tra cui lo stesso Messina.
L’uomo era diventato liquidatore della Folgore nel 2013 quando, pur essendo scaduto il tempo ordinario per la presentazione del documento contabile all’Agenzia delle Entrate, aveva a sua volta l’obbligo di presentarlo entro il termine del 31 dicembre 2013.
L’avvocato Centorrino ha insistito sulla mancanza del dolo da parte di Messina: aveva l’obbligo di presentare la dichiarazione, è vero, ma l’avrebbe più volte richiesta ai precedenti contabili senza riuscire ad ottenerla.
“Pur soddisfatto della sentenza, il mio cliente ha dovuto subito comunque una condanna e cioè quella di aver dovuto sopportare ben otto anni di pendenza del processo prima di vedersi totalmente assolto da ogni responsabilità”, commenta amareggiato il legale.