Crack Upea, Enzo Sindoni libero

E’ libero Enzo Sindoni, l’ex sindaco di Capo d’Orlando arrestato lo scorso 29 dicembre nell’ambito dell’inchiesta su una presunta bancarotta fraudolenta legata all’Upea ed altre due società collegate. Il Tribunale di Patti (presidente Mario Samperi) ha revocato i domiciliari, accogliendo l’istanza dell’avvocato Carmelo Occhiuto, sentito anche il Pubblico Ministero titolare del caso, che non si è opposto alla richiesta. L’imprenditore e politico quindi torna in libertà senza alcuna restrizione.

In Tribunale intanto va avanti il processo per chiarire la vicenda. La prossima udienza è fissata ad ottobre prossimo. L’Accusa è affidata al sostituto procuratore Andre Apollonio che ipotizza una serie di reati contabili nei collegamenti tra il consorzio Upea, la Pubblististem e l’Orlandina Basket.

L’indagine sul crack da quasi 90 mln di euro

avv Carmelo Occhiuto

L’indagine risale a cinque anni fa. La Procura di Patti aveva chiesto l’arresto ma sia il giudice per le indagini preliminari che il Tribunale del Riesame avevano detto no. Poi la Cassazione ha accolto l’istanza dell’Accusa e Sindoni è andato ai domiciliari. Il reato principale è bancarotta fraudolenta e riguarda gli ultimi anni delle tre società. Il debito stimato dalla Guardia di Finanza di Capo d’Orlando e del comando provinciale di Messina ammonta intorno a 86 milioni di euro, soprattutto nei confronti dell’Erario.