Mentre i riflettori nazionali sono tutti puntati sulle trattative in corso in vista di martedì prossimo e delle nuove consultazioni del Presidente Mattarella, anche nell’isola inizia il dibattito.
E’ il segretario regionale di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, che in primavera ha divorziato dal Pd, chiudendo la fase del Patto federativo, a raffrontare le due proposte programmatiche (Pd e M5S) e ad evidenziare cosa non va: il Sud non è tra le priorità.
“Le due proposte a confronto- scrive Picciolo- Il Sud è all’ottavo posto in quella Penta stellata e non si trova in quella del PD! Mentre dibattiamo del taglio dei Parlamentari o della Patrimoniale, le nostre Regioni Meridionali continuano ad affondare! Ma vi rendete conto che il Mezzogiorno rappresenta l’unica opportunità di sviluppo economico e “ politico “ per qualsiasi Partito che si voglia candidare in futuro al governo del Paese? Salvini farà bottino al Nord con un’ opposizione, autorevole e rumorosa, da par suo. Se il Sud si vedrà relegato, come sempre negli ultimi lustri, a Cenerentola sui temi essenziali della Agenda di Governo…la vedo dura, per chiunque, poter organizzare, dopo, una linea politica di contrasto o contenimento dei consensi per un Movimento o Partito che sposi la questione Meridionale con la giusta serietà”
Un governo che ignori la questione meridionale, sottolinea quindi l’ex deputato regionale, rischia di aprire varchi anche al sud al salvinismo che nel frattempo tirerà dritto sulla strada dell’opposizione al Nord, dove già raccoglie consensi.
“ O si costruisce un modello di sviluppo infrastrutturale ed economico mirato a questo scopo – conclude Picciolo- oppure tra uno, due o tre anni, che sia, sarà un plebiscito contro chiunque si presenti da Napoli in giù a chiedere consenso! No tecnici dunque ma politici seri e lungimiranti che abbiano il DOVERE di dare risposte al MERIDIONE che li ha eletti…. in qualsiasi partito politico”.
R.Br.