Segnalazioni Whatsapp

Crisi idrica a Messina. Disagi e paradossi del piano di emergenza

MESSINA – Segnalazione WhatsApp al 366.8726275: “Buon pomeriggio, da mesi nel Condominio 471/a sito in viale regina Margherita n 28/c segnaliamo l’assenza di acqua. Mesi di prese in giro, mesi di promesse, mesi in cui risparmiamo quel poco che ci viene dato. Oggi 3 agosto con 40 gradi alle 12:30 mi ritrovo costretta a lasciare la mia abitazione con mio figlio (1 anno e mezzo) perché privi di poterci lavare anche solo Il viso o poter tirare lo sciacquone del wc”.

“Situazione inaccettabile. Stanno portando le persone all’esaurimento”

Continua il lettore: “Penso che sia inaccettabile questa situazione, soprattutto in piena estate e mi domando: ma voi avete la possibilità di farvi una doccia e rinfrescarvi? Perché a noi un bene primario è negato? E mi domando anche come sia possibile che fino ala settimana scorsa mi sia arrivata una bolletta da parte dell’Amam di 170€ (pagata appena ricevuta), nonostante io da mesi non riceva acqua regolare. L’ultima volta che ci hanno messo l’acqua è stato lunedì 29 luglio tramite autobotte. Quanto doveva durarci, anche usandola per il minimo indispensabile?”.
E ancora: “Oggi al sesto giorno i miei rubinetti sono completamente a secco. Penso che Messina stia andando a rotoli per le persone che ci vivono ma sopratutto per chi, non sa fare il proprio lavoro.
Stanno portando le persone all’ esaurimento. Spero che questo messaggio di sfogo abbia voce. Spero che io e mio figlio possiamo ritornare presto a casa nostra perché nessuno dovrebbe essere buttato fuori dalla propria casa per un bene primario che comunque anche ingiustamente paga sempre”.

Aggiornamento

Abbiamo contattato la lettrice che ci ha inviato la segnalazione e ci ha spiegato che la sera di sabato, dopo un tentativo andato a vuoto, è arrivata l’autobotte che è riuscita a rifornire il condominio. Questo lunedì 5 agosto in base al piano predisposto dal Comune l’acqua avrebbe dovuto essere erogata. Ma in realtà questo non è avvenuto, come in altre zone della città. La beffa è stata che, telefonando al Coc, la signora si è sentita rispondere che il suo stabile non aveva diritto all’autobotte in quanto era, appunto, programmato che la sua zona fosse servita dell’acqua dalle 5,00 alle 11,00.