Crisi idrica a Messina, "la Regione siciliana inadempiente"

Crisi idrica a Messina, “la Regione siciliana inadempiente”

Redazione

Crisi idrica a Messina, “la Regione siciliana inadempiente”

venerdì 27 Settembre 2024 - 21:46

La presa di posizione del deputato regionale Lombardo che presenta un'interrogazione al presidente Schifani

“Le responsabilità della Regione siciliana sulla crisi idrica sono evidenti. Ci sono inadempienze del governo regionale nei confronti del Comune di Messina”. Il deputato regionale Giuseppe Lombardo annuncia di aver presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore Roberto Di Mauro sulla gestione della crisi idrica siciliana. Il tutto dopo l’attacco della senatrice Dafne Musolino e il commento del sindaco Basile sulla nota regionale divulgata. Spiega il deputato regionale: “La decisione nasce proprio a seguito della nota inviata dalla cabina di regia, in risposta al Comune di Messina, riguardo alla richiesta di fornitura di maggiori quantitativi di acqua ad uso potabile dal sistema di pozzi e gallerie “Bufardo-Torrerossa”. Realtà che si trova nel territorio del Comune di Fiumefreddo di Sicilia, che approvvigiona dagli anni Settanta Messina”.

Inoltre, Lombardo ha richiesto la convocazione urgente, nella IV Commissione presieduta Giuseppe Carta, del presidente Schifani, in qualità di Commissario per l’emergenza idrica, di Salvo Cocina, capo della Protezione civile e coordinatore della cabina di regia istituita dal Presidente, e dei rappresentanti del Dipartimento regionale acqua e rifiuti e del Dipartimento regionale tecnico, dei rispettivi Assessorati regionali.

 In particolare, Lombardo chiederà di “chiarire gli aspetti relativi alle paradossali conclusioni del Dipartimento acque e rifiuti nonché ai tempi di risposta che rasentano l’omissione. Chiediamo di sapere perché non sia stata data attuazione alla normativa vigente che, in caso di grave crisi idrica come quella che stiamo vivendo, impone di privilegiare l’uso idropotabile delle risorse rispetto a quello per scopi irrigui e industriali, come prevede l’articolo 167 del codice dell’ambiente”.

“A livello regionale si rimpallano le responsabilità sui sindaci”

E ancora: “È inaccettabile che in sede di tavolo prefettizio dei primi di luglio, la cabina di regia demandi la competenza al Dipartimento regionale acque e rifiuti, per poi vedere quest’ultimo rimpallare nuovamente la responsabilità sui sindaci mentre sono passati ben 60 giorni circa. Non è concepibile che lo stesso Dipartimento confonda dati e portate. E chiederemo su questo puntuali spiegazioni. Abbiamo inoltre presentato una formale richiesta di accesso agli atti della cabina di regia per comprendere i criteri utilizzati nella selezione dei progetti finanziati con i venti milioni messi a disposizione del governo Meloni. E domanderemo come mai non sono stati ancora programmati e assegnati gli interventi dei 30 milioni messi a disposizione del Parlamento siciliano con la variazione di bilancio di fine luglio scorso”. 

Conclude Lombardo: “È nostro intendimento approfondire la gestione dell’emergenza idrica in tutta la Sicilia da parte della cabina di regia che anche, alla luce della nota inviata al Comune di Messina, si dimostra inadeguata e inefficace,  considerando inoltre i  tempi di risposta in una fase che dovrebbe essere trattata con la massima urgenza.  Vogliamo inoltre sapere come mai alcuni interventi sono stati realizzati ed altri ancora devo essere appaltati, considerato che le regole sono uguali per tutti”, conclude Lombardo, auspicando che non si tratti di un inaccettabile “gioco politico”.

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