C’è poco da brindare sui conti di Palazzo Zanca. A bacchettare per l’ennesima volta l’amministrazione Accorinti sulle cifre dei bilanci è la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile con una nota che fa riferimento alla recente richiesta della Corte dei Conti che ha rilevato ben 32 motivi di criticità nei documenti contabili di Palazzo Zanca.
“Senza voler entrare nel merito di tali esposizioni, si rileva un punto fondamentale che ne costituisce il comune denominatore: le “osservazioni formulate dalla Corte già erano state oggetto di apposita pronuncia di accertamento della Sezione (Deliberazione n.91/2016/PRSP) e che non risultavano adottate da parte del Comune le necessarie misure correttive”. Nell'ottica del risanamento finanziario dell'Ente, adempiere alle indicazioni fornite dalla Corte con la Deliberazione n.91/2016/PRSP, doveva costituire per l'Amministrazione l'essenziale e primaria attività da seguire e verificare costantemente.”.
Invece mentre gli assessori Signorino e Cuzzola e lo stesso Accorinti rilasciano dichiarazioni trionfali di risanamento finanziario la Corte dei Conti richiama gli amministratori alle loro responsabilità ed amnesie.
La presidente Barrile quindi si chiede come Accorinti “possa conciliare il tanto declamato miglioramento delle condizioni economico/finanziarie con la sussistenza dei profili di gravi irregolarità e criticità presenti nel Rendiconto 2015 e nel Bilancio 2016/2018, segnalati dalla Corte, tali da pregiudicare la sana gestione finanziaria, gli equilibri economico-finanziari e, di conseguenza, l'applicazione di misure interdittive dei programmi di spesa.”
La nota conclude con la richiesta all’amministrazione di adottare le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti e di informarne il Consiglio.