La Cisl sui precari Bluvia: “Si ponga fine ad una questione risolvibile-

-Le condizioni ci sono, e la protesta attuata questa mattina in Prefettura indica la necessità di arrivare ad una soluzione per questa vicenda-.

Si esprime così Enzo Testa, segretario generale della Filt Cisl di Messina, sulla questione relativa ai precari di Bluvia, affermando altresì che “alla luce dell’accordo del 18 gennaio 2008 presso il Ministero dei Trasporti, che prevedeva l’istituzione del turno particolare anche per il gruppo FS dal quale attingere per le successive assunzioni, non c’è più motivo di aspettare.

L’accordo politico di quel giorno affida al territorio, ovvero a Prefettura di Messina, Rfi, Capitaneria di Porto e Organizzazioni Sindacali, la risoluzione del problema senza che sia

necessario ricorrere a poteri speciali del Prefetto. Basta la volontà delle parti, come peraltro già avvenuto in passato con gli armatori privati per l’istituzione del turno particolare. In tal senso il Prefetto Alecci convochi al più presto le parti – conclude Testa – perché la manifesta volontà di Rfi di non voler procedere sulla strada tracciata dal Ministero dei Trasporti è il segnale tangibile del suo disimpegno dallo stretto-.

“Da uno studio effettuato dal sindacato – denuncia, poi, Michele Barresi, segretario dei ferrovieri FIT CISL – risulta che sono oltre duecento i posti di lavoro perduti nel ferroviario tra Messina e la sua provincia solo negli ultimi due anni. Forza lavoro e alte professionalità perdute o trasferite in

altre realtà dell’isola aggravando la crisi occupazionale in cui versa il tessuto sociale messinese. Persino l’officina grandi riparazioni, potenzialmente il fiore all’occhiello della manutenzione ferroviaria in città, risulta abbandonata e soggetta a continui furti-.

Per la Fit Cisl “si continua ad assistere, nell’inerzia della politica cittadina, a un continuo esproprio di attività produttive nel ferroviario e nel suo indotto, evidenziato dal taglio dell’offerta commerciale di Trenitalia passeggeri e merci mai ripristinato. Si rischia, secondo la FIT CISL, di non trovare alcun freno se non quello della dismissione totale-.