Il Comando Provinciale dei vigili del Fuoco di Messina in forte sofferenza per la carenza di personale

La Cgil lancia l’allarme sulle condizioni in cui è costretto ad operare il Comando Provinciale dei vigili del Fuoco di Messina a causa della carenza di personale.

«Ormai è di pubblico dominio – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL e Carmelo Ciappina coordinatore provinciale FP CGIL – che l’organico del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina è in forte sofferenza. Inutilmente le OO.SS. hanno denunciato alle Istituzioni e alla deputazione messinese la grave carenza di vigili in organico , senza ottenere a tutt’oggi, nessun risultato. Forse la semplice enunciazione dei numeri delle unità carenti non fa comprendere ai cittadini messinesi i rischi siano effettivamente ai quali la città va incontro.

I cittadini devono essere messi a conoscenza che attualmente nella città di Messina ,in un’area che comprende tutto il territorio lato ionico fino a Roccalumera e lato Tirrenico fino a Rometta ,operano solo due squadre».

«Ciò significa – continuano Crocè e Ciappina – che possono essere effettuati contemporaneamente solo due interventi . Ulteriori richieste di soccorso dei cittadini non possono essere effettuate in modo celere ma si dovrà attendere la squadra dei vigili del Fuoco in servizio presso i distaccamenti di Letojanni o di Milazzo con tempi di attesa inaccettabili con il grave rischio di rendere inefficace lo stesso intervento.

Alla città di Messina , tredicesima città d’Italia con un territorio ad elevato rischio idrogeologico e sismico e una superficie di 211 Km quadri e circa 250.000 mila abitanti, attualmente è stata assegnata la categoria S5 che gli permette di avere in organico 130 unità con le quali si deve coprire il servizio H 24. Tale classificazione è insufficiente alle esigenze della città. Un esempio per tutti la città di Trieste che conta circa 200,000 abitanti e una superficie di 84 Km quadri , è catalogata S6 e , quindi, conta 28 unità in più di personale in organico» .

«A ciò si aggiungono – concludono i due sindacalisti – i recenti pensionamenti dei capi squadra e dei capi reparto che ad oggi non sono stati sostituiti a causa del blocco del turn over operato dal governo nazionale la carenza in organico di queste figure molto importanti e con grande esperienza professionale per la direzione delle operazioni di soccorso rischia di aggravare in maggior misura la situazione. Sarebbe importante se la deputazione nazionale messinese facessero sentire la loro voce».