Confindustria, il presidente Blandina caldeggia l’avvio del tavolo istituzionale per la città

“La situazione di profondo disagio economico e sociale in cui versa la città di Messina e buona parte della sua provincia richiede uno sforzo straordinario da parte di tutti i soggetti che ne hanno a cuore il futuro e necessita di strumenti forti, efficaci ed adeguati a tale stato-.

A dichiararlo il presidente di Confindustria Messina, Ivo Blandina (nella foto), il quale sottolinea anche che “la richiesta avanzata dal Prefetto Alecci di costituire un Tavolo intorno al quale riunire, in un unico momento di coordinamento, tutti gli attori pubblici e privati dai quali dipende la pianificazione del futuro del territorio, trova pienamente concordi gli imprenditori provinciali della Confindustria-.

E, per caldeggiare l’avvio del suddetto tavolo, il presidente Blandina scrive una lettera all’on. Letta ed al Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo.

“A Messina – si legge nella nota – è palpabile un clima di incertezza e di indecisione che concorre, con le altre condizioni non risolte nelle regioni meridionali, ad allontanare gli investimenti ed a scoraggiare l’iniziativa anche dei piccoli e piccolissimi operatori locali. Questo particolare periodo storico è coinciso con la presenza di una classe dirigente che non è riuscita a coordinare forze produttive, sociali, professioni e mondo della conoscenza per individuare vocazioni e priorità sulle quali puntare per il rilancio del territorio. Per queste ragioni l’apertura del Tavolo Istituzionale per la città di Messina appare lo strumento più idoneo ed opportuno per elaborare e sperimentare un innovativo processo decisionale che sia strategico, partecipato e condiviso; un processo ancor più necessario in tempi in cui la spesa pubblica non può più sostenere progetti o politiche improduttive slegati da un disegno più ampio, ma deve svolgere il ruolo di proficuo volano per lo sviluppo.-

Il Presidente Blandina ha sottolineato, altresì, l’inaccettabile livello di crisi delle Istituzioni raggiunto. Si legge infatti nella lettera che “il Comune è stato commissariato due volte negli ultimi quattro anni; la locale ASI è commissariata da quattro anni; l’Ente Fiera è commissariato da otto anni; l’area più significativa presente nel cuore della città – la Zona Falcata – è da molti anni oggetto di una contesa tra l’Ente Autonomo Portuale (Ente regionale costituito 52 anni fa per realizzare un punto franco) e l’Autorità Portuale, peraltro commissariata dallo scorso settembre, che ne impedisce lo sviluppo delle tradizionali attività cantieristiche.-

Infine, la nota indica alcune priorità. Tra queste la necessità di una rigida politica di gestione del bilancio comunale e provinciale, la trasformazione delle aziende pubbliche in S.p.A. e la liberalizzazione dei loro mercati, il censimento e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, e soprattutto lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti.