Il pm Vito Di Giorgio ha concluso l’inchiesta sul doping amministrativo della
Fc Messina avvisando l’attuale presidente Pietro Franza, l’ex presidente Emanuele Aliotta e Josè Villari,responsabile della società Eta Beta. L’inchiesta, che riguarda i blianc societari dal 2001 al 2006, prese il via due anni fa con la trasmissione degli atti alla procura messinese da parte dei colleghi romani che indagavano sul doping amministrativo ed il fenomeno delle plusvalenze, denunciato dall’allora presidente del Bologna, Giuseppe Gazzono Frascara. Dopo un corposo seqestro di atti eseguito a più riprese nella sede della società giallorossa tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, furono avvisati Franza ed Aliotta. Al centro degli accertamenti della Guardia di Finanza c’era l’acquisto di un giocatore della Roma da parte del Messina, avvenuto appunto secondo il metodo delle plus valenze. Spulciando tra i bilanci e le altre carte contabili le Fiamme gialle sono però incappati anche in fatture poco chiare della società Eta Beta. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, falso in bilancio e truffa. Intanto stamattina nella sede del comune il gruppo Franza Ha illustrato alla stampa il «Project financing»
relativo allo sfruttamento delle aree degli stadi Celeste e San Filippo pari a 150 milioni di euro. Ma i fratelli Pietro e Vincenzo Franza hanno precisato che non sarà il gruppo a interessarsi della realizzazione del piano, a meno che non arrivino nuovi soci anche per la gestione della società di calcio.