E’ giallo sulla morte di Giuseppe Martines, 30 anni, morto intorno alle 4 di stanotte dopo essere caduto nella piscina di Villa La Spada, in contrada Landolina di Santo Stefano Briga, nel corso di un party privato con circa 70 invitati. Il corpo del ragazzo è stato notato galleggiare pancia in giù, privo di sensi. Quando i presenti a bordo piscina se ne sono accorti, lo hanno tirato fuori dall’acqua e gli hanno praticato al respirazione bocca a bocca. Il giovane ha reagito,ha vomitanto, poi ha perso nuovamente i sensi. Mentre qualcuno avvisava i soccorsi, gli amici hanno deciso di trasportarlo in ospedale. L’ambulanza ha quindi incrociato il veicolo a Santa Margherita, dove il personale paramedico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Giuseppe abitava alle case Gescal, era iscritto alla facoltà di Psciologia. Alla festa, nella villa appositamente presa in affitto dagli organizzatori, c’era andato con un gruppo di amici. Adesso i carabinieri della Compagnia Messina Sud indagano per chiarire le cause di quella che, ad una prima ricognizione, sembra una tragedia. Già alle prime ore dell’alba erano stati ascoltati gli altri invitati, mentre domattina il sostituto procuratore Angelo Cavallo, al quale è stato affidato il caso, incaricherà un gruppo di consulenti medici l’esame autoptico sul corpo di Martines e gli eventuali esami tossicologici, per capire se il ragazzo era sotto effetto di stupefacenti o alcool. Una primissima ricognizione del cadavere non ha evidenziato escoriazioni, tagli o altri segni di colluttazione, il che escluderebbe che il ragazzo è stato spinto in piscina. I militari hanno posto i sigilli alla villa.