I giochi per bambini arrivano all’ospedale Papardo

I bambini potranno divertirsi e non perdere giorni di scuola anche se costretti ad un soggiorno obbligato in ospedale. Da questa mattina, è attiva una coloratissima ludoteca nell’Unità di Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale Papardo, che vuole essere una vera e propria “Isola felice- per i piccoli pazienti e le loro famiglie. Così, si avvia il progetto “L’Isola di Peter Pan- finanziato dalla Regione e suggellato dal protocollo d’intesa tra la cooperativa sociale CAS e l’Azienda Papardo. Nel 2005, viene emanato il decreto legge regionale per realizzare spazi ludici nelle strutture ospedaliere. A febbraio di quest’anno, arriva il finanziamento. Il Direttore Generale, Gaetano Sirna e il Primario del reparto, la dottoressa Angela Silvestro hanno promosso l’iniziativa e reso disponibile lo spazio ricreativo nei locali dell’ottavo piano.

All’inaugurazione, hanno partecipato anche l’Assessore Provinciale ai Servizi Socio – Sanitari Integrati, Pio Amadeo, l’Assessore Comunale ai Servizi Sociali, Pippo Rao e l’Assessore alle Urbanizzazioni Primarie, Gaetano Isaja, in veste di medico e il direttore sanitario, Nicola Baldari.

A partire da Capitan Uncino al suo mozzo Spugna, ci sono tutti i personaggi – simbolo della favola, dipinti nelle pareti della saletta. L’esplosione della tinta del blu accompagnerà il volo “dell’eterno bambino Peter e dei bimbi sperduti- come accompagnerà anche il vivace lavoro dell’equipe specializzata. Sono 4 gli addetti della cooperativa che creeranno un’atmosfera più serena tra le corsie ospedaliere dei piccoli, grazie ad una convenzione di 12 mesi. Per 4 ore al giorno, due durante la mattina e due nel pomeriggio, i bimbi impareranno giocando senza intralciare il momento delle analisi o della terapia. Lo potranno attuare con la coordinatrice, l’animatrice, l’educatrice e la psicologa. Tra giochi sonori e da tavolo, saranno contenti i bambini di tutte le età. Avvolti dai colori pastello dell’arredamento, potranno disegnare e sbizzarrirsi tra pennelli, tempere e acquerelli, ma anche leggere e guardare DVD. A disposizione, infatti, libri morbidi per i più piccoli, e il genere fantastico per i più grandi. Non mancherà la “Banca del libro- dove un bimbo potrà donare, con tanto di dedica, il testo che gli ha tenuto compagnia alla fine del ricovero. Nei laboratori artistici, è prevista anche la costruzione di giocattoli. Gli operatori cureranno anche un laboratorio teatrale. Così, tra scenette, travestimenti, drammatizzazione e racconti di storie, i piccoli degenti saranno distratti dal disagio degli esami clinici. Allo stesso tempo, potranno riuscire a vincere paure e turbamenti, legati al loro “sentirsi ammalati-. Lo psico – gioco, per esempio, il “gioco del dottore-, interpretato dallo psicologo, con il piccolo paziente aiuta ad esternare i cattivi pensieri. La presenza di un animatore, che è anche clown – terapista, consente di portare il sorriso non solo nella ludoteca, ma persino a chi non può muoversi dal letto. Come del resto, anche i pelouches possono seguire i piccoli pazienti a letto al di fuori delle ore di gioco. Tutto è a norma e a misura di bambino, compresi gli espositori per pupazzi e le sedioline.

Il progetto si incastra perfettamente nella realtà della degenza. Si respirano grande entusiasmo e grande accoglienza da parte dell’azienda. Noi alimentiamo l’entusiasmo garantendo al bambino il “diritto al gioco-. Un diritto che é sentenziato dalla “Carta dei diritti del bambino ricoverato in ospedale-, elaborata dall’Unesco. Lo spiega la presidente della cooperativa, Rosalia Faraone. Nessun ospite del reparto dovrà risentire della lontananza da casa. Questi bambini sono i dirigenti del domani, aggiunge la direttrice Silvestro. Dobbiamo evitare loro qualunque trauma che possa derivare dalla malattia e dal contatto con l’ospedale. Qui, accogliamo ragazzi da 0 a 14 anni e li possiamo seguire anche oltre questo limite, pur di assicurare continuità assistenziale.

(foto di Dino Sturiale)