Pandoro, panettone e spumante consumati sotto l’inconfondibile luce arancione proveniente dai fari della galleria autostradale. Quella che dalle 16 di questo pomeriggio collega direttamente le zone di Giostra ed Annunziata. Ad inaugurala, come annunciato nel corso di queste settimane, il sindaco Buzzanca affiancato dal Ministro di Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, cui è spettato il compito del taglio del nastro, e dal presidente dell’Anas Pietro Ciucci. A benedire la cosìdetta “canna”, lunga 1096 metri, l’Arcivescovo Calogero La Piana.
«Sono trascorsi 25 anni dall’accordo di programma per la realizzazione dell’opera – ha affermato il sindaco Buzzanca prendendo la parola – Oggi finalmente si compie un passo importante e ciò è stato possibile solo grazie alla vicinanza e all’amicizia mostrata dal Ministro Matteoli: le risorse finanziarie che è stato disposto a stanziare, ci permettono di dire che quello degli svincoli non è più un sogno ma una realtà che conoscerà un secondo importante momento entro la prossima estate, quando avverrà il completamento del primo e del secondo lotto. Ma serve uno sforzo in più per considerare l’opera pienamente funzionale e dunque utile a snellire la caotica viabilità messinese, la realizzazione della II canna che sono certo verrà portata a termine».
La progettazione dell’altra galleria autostradale, come ricordato dal presidente dell’Anas Pietro Ciucci, rientra fra le opere di infrastrutturazione connesse alla realizzazione del Ponte Sullo Stretto il cui progetto definitivo, proprio ieri, è stato consegnato alla Stretto di Messina dal General Contractor Eurolink. 8.000 elaborati progettuali che confermano tutte le impostazioni tecniche ed i costi di costruzione del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe. Una coincidenza, quella tra la consegna della documentazione tecnica e l’inaugurazione della galleria, che per il Ministro Matteoli assume una valenza in più : «La puntualita’ con cui il progetto è stato definito – ha detto il ministro – dimostra la chiara volontà del Governo che ha ritenuto il ponte un’opera prioritaria per il Mezzogiorno, per l’Italia e l’Europa, essendo esso un tassello del corridoio Berlino-Palermo». Un tassello che, come ha successivamente aggiunto il Ministro, «collegherà la Sicilia all’Italia» dimenticando forse che la Sicilia, per quanto isola, è pur sempre parte d’Italia. «Degli stanziamenti che sono passati dal Cipe – ha aggiunto Matteoli in conclusione – circa il 40% delle risorse sono destinate alla realizzazione di opere infrastrutturali per il mezzogiorno, ma soprattutto per la Sicilia che potrà così finalmente portare avanti una politica di vero sviluppo prima di tutto occupazionale».
Dopo gli interventi e il souvenir donato dall’amministrazione comunale agli ospiti d’onore della giornata (una piattino in ceramica con impressa l’immagine della galleria San Jachiddu), tutti in macchina per il primo tragitto ufficiale. In testa alla coda di auto blue un camioncino scoperto a bordo del quale fotografi e cameraman hanno potuto documentare, metro dopo metro, il brevissimo viaggio all’interno della “canna”, che in attesa della realizzazione della II galleria verrà percorsa a doppio senso di marcia, con una velocità massima di 40 km/h. Per consentire alcuni interventi residuali, il tratto di strada verrà chiusa temporaneamente dalle 21 alle 7 del mattino. Al termine dell’inaugurazione, è stato dunque effettuato un nuovo sopralluogo ai cantieri del I e II lotto, dove procedono i lavori per il completamento dei viadotti grazie al posizionamento delle parti di impalcato che andranno a comporre le campate autostradali: in totale sarà necessario collocare circa 100 blocchi di ferro per un totale di 13 viadotti ciascuno dei quali composto da 7-8 arcate.
Un’inaugurazione attesa da oltre vent’anni quella di questo pomeriggio, da alcuni ritenuta proprio per questo un fallimento, da altri celebrata come un appuntamento che per Messina assume quasi il sapore di un evento. Emblematica a tal proposito un’immagine su tutte: un cittadino che con l’aiuto delle stampelle e privo di una gamba, ha percorso il tratto di strada, in leggera salita, che da San Michele conduce all’imbocco della galleria: una sorta di pellegrinaggio verso l’incompiuta finalmente in parte compiuta.