Il Ministro Mussi ha chiesto di rivedere i test

Tirano un grosso sospiro di sollievo gli aspiranti medici. Il Ministro Mussi ha oggi annunciato che i test di ammissione alla facoltà scientifica, non saranno annullati almeno al momento, ma si dovranno rivedere. La decisione rassicura in parte, dopo le numerose polemiche intrecciatesi nei giorni scorsi, con l’indignazione più volte espressa, da parte di presidi, presidenti e politici colpiti dalle affermazioni -ficcanti-, di alcune testate nazionali. Mussi ha però parlato di una -sospetta anomalia statistica. Quando c’è una sola università in cui il punteggio di 70 o 60 supera la metà di tutti i 60/70 ottenuti su scala nazionale sospetto che qualcosa non sia andato per il verso giusto. Per questo invierò gli atti alla Procura di Messina affinché verifichi la congruità dei risultati-.

E comunque c’è già chi da due giorni, ha presentato i ricorsi che la Magistratura ha al vaglio. Qualcuno fa la conta del giro di denaro, un vero business, che fa da inevitabile coda al ciclone che si è abbattuto sulle università italiane: i corsi per accedere alla Facoltà di Medicina.

Il numero chiuso è e resta l’unica soluzione per un accesso alle Facoltà di rilievo anche per il futuro. Solo con volontà e sacrificio si accede ai risultati.

E proprio per questo motivo che a Messina il dottor Sergio Pedullà ha saputo creare nella nostra città una sorta di “officina- di medici. Lezioni tenute da specialisti della materia, orari massacranti (i corsi estivi cominciano alle 7,30 di ogni giorno, domeniche comprese, e finiscono alle 14) preparano un gran numero di studenti ad affrontare la selezione della facoltà universitaria più gettonata.