Quella odierna è una giornata di scioperi: a breve, infatti, comincerà la protesta dei lavoratori marittimi dello Stretto, mentre a Roma è già in atto lo sciopero dei dipendenti pubblici (compresi medici, infermieri, veterinari e gli amministrativi) indetto da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fp, Uil-Pa.

Ma “turbolenze- sono previste anche per i prossimi giorni, giacché domani sarà la volta del personale scolastico, docente e non docente, mentre lunedì si fermerà per l’intera giornata il comparto Università e Ricerca.

Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta ribadiscono come alla base delle proteste vi siano -gli impegni disattesi dalla Finanziaria 2008 in cui non si rispetta quanto pattuito con la firma del Memorandum per il rilancio del settore pubblico e non è previsto alcun finanziamento per il rinnovo del Contratto collettivo 2008-2009, aggravando ulteriormente la questione salariale determinata anche dal mancato rinnovo del contratto collettivo 2006-2007 per la gran parte dei lavoratori pubblici-.

“Stupisce che i ministri responsabili a vario titolo di rapporti con i sindacati dei lavoratori continuino ad assicurare l’impegno del Governo per il rinnovo contrattuale riguardante i dipendenti pubblici- ha dichiarato Rino Tarelli, segretario della Cisl-Fp.

. “In realtà –continua Tarelli – e in corso, a nostro giudizio, un’operazione concertata contro il sistema contrattuale del nostro Paese. Non è certo un caso se ad oggi l’80 per cento dei contratti pubblici e privati, dopo 15 mesi dalla loro scadenza, non sono rinnovati e per la gran parte di essi non si è neppure aperta la trattativa. Il sindacato ha sempre ricorso allo sciopero con ragionevolezza e prudenza. Ma – conclude il sindacalista – io credo che questo sciopero sia un atto di legittima difesa-.