Oro grigio. La Cassazione ridimensiona le accuse per Fortino

La Sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza siglata a carico di Pucci Fortino, il legale coinvolto nell’inchiesta sulla realizzazione del complesso Green Park sul Torrente Trapani. La Suprema Corte oggi pomeriggio ha annullato, rinviando al Tribunale del Riesame di Messina, il provvedimento in relazione alle accuse di associazione per delinquere e le ipotesi di falso. Resta in piedi, quindi, l’accusa di corruzione. cioè la maxi tangente versata dagli imprenditori Arlotta e Magazzù, costruttori ed immobiliaristi del complesso, per -oliare- l’iter della concessione edilizia, necessaria alla realizzazione del complesso abitativo sul Torrente Trapani. La Cassazione ha quindi accolto, seppur parzialmente, le richieste della difesa, gli avvocati Pucci Amendolia e Bonni Candido, che qualche giorno fa avevano ottenuto la scarcerazione di Fortino, disposta dalla prima sezione penale del Tribunale. Il prossimo 5 dicembre la Cassazione si occuperà degli imprenditori barcellonesi Giovanni e Salvatore Arlotta, del geometra comunale, oggi in pensione, Antonino Ponzio, e dell’esponente di Forza Italia ed ex presidente del consiglio comunale, Umberto Bonanno.