Or.S.A. contro Rfi, il braccio di ferro continua…

Il braccio di ferro con Rfi continua, ed oggi l’Or.S.A. è tornata a farsi sentire per sottoporre all’attenzione pubblica la continua “anarchia gestionale dell’azienda che, nonostante ciò, continua a non incorrere in alcun tipo di sanzione da parte del Ministero dei Trasporti.

I soldi dei contribuenti continuano ad essere gestiti da una dirigenza ferroviaria che ignora le esigenze dei cittadini e accelera i tempi della dismissione dall’area dello Stretto.

La riprova è data dal bando di vendita della nave Logudoru, operante nella tratta Civitavecchia-Golfo Aranci, e la conseguente previsione di trasferimento della nave Scilla.

RFI – dichiara Mariano Massaro – segretario regionale della sigla sindacale – si appresta a togliere dallo Stretto una delle unità più efficienti per il trasporto dei treni; ciò conferma l’assenza di volontà a mantenere la promessa di riattivazione dei treni soppressi. I sindacati di Civitavecchia si sono opposti all’operazione ed hanno dichiarato lo stato di agitazione.

Altro motivo di lamentela è costituito dall’intervento della Capitaneria di Porto contro le interpretazioni di parte in tema di tabelle d’armamento; infatti, RFI ha applicato le tabelle a 7 unità anche nelle navi e nelle rotte dove non era prevista alcuna riduzione.