Il progetto di eliminare un ispettore di polizia. Stracuzzi ritratta. A dicembre gli abbreviati per Tibia, Gatto ed il pentito

Volevano eliminare un ispettore di polizia che stava mettendo i bastoni tra le ruote agli affari del clan di Giostra. Lo aveva raccontanto agli inquirenti Antonino Stracuzzi, (nella foto) uomo della famiglia, arrestato nel corso del blitz Arcipelago e passato alla collaborazione con la giustizia. Stracuzzi aveva chiamato in causa il boss Giuseppe -Puccio- Gatto e Luigi Tibia, indagati insieme allo stesso pentito. Il collaboratore, però, oggi davanti al Gup Maria Eugenia Grimaldi, ha cambiato versione, ritrattando sul ruolo di Gatto e Tibia. I tre hanno chiesto ed ottenuto di essere giudicati col rito abbreviato, per il quale torneranno davanti al Gup il prossimo 6 dicembre.

L’indagine era affidata al pm della Dda, Emanuele Crescenti, che aveva raccolto le dichiarazioni di Stracuzzi. Il pentito si era autoaccusato della detenzione di una pistola 9×19, che doveva servire, nella prima versione del ruo racconto, ad eliminare, nel 2001, un ispettore di polizia, allora in servizio alla Squadra mobile. Progetto poi non messo in opera.

L’accusa in aula è stata invece sostenuta dal collega Fabio D’Anna. I tre sono assistiti dagli avvocati Rina Frisenda, Pietro Luccisano, Francesco Traclò e Salvatore Silvestro.