L'Or.S.A. chiede perché non si faccia nulla per venire a capo della vicenda
Non sembrano esserci vie d’uscita per la vicenda che vede antagonisti Rfi e lavoratori marittimi; anzi, il clima si arroventa ulteriormente, almeno secondo quanto asserito dai vertici dell’Or.S.A. (Organizzazione Sindacati Autonomi di Base) che, attraverso una nota, sostengono che “non si riesce a capire quali siano i motivi che spingono Rfi a mantenere un perenne clima di scontro.
Fioccano, infatti, i provvedimenti disciplinari per futili cause, così come le azioni legali contro i rappresentanti sindacali ed i lavoratori che si impegnano nella battaglia per il conseguimento dei propri diritti.
A nulla è valsa la mediazione tentata dal Ministro dei Trasporti, del quale peraltro, non si comprende il silenzio dato che Rfi, disattendendo di fatto le direttive in tema di tabelle di armamento e superamento della precarietà, sta mettendone in discussione l’autorevolezza.
Lontana dalla soluzione anche la vertenza dei lavoratori impiegati nel servizio di ristorazione e pulizia; infatti, nonostante le ripetute denunce da parte dell’utenza e gli ammonimenti della Sanità Marittima per le carenti condizioni igieniche delle navi, Rfi continua a pretendere che le pulizie vengano effettuate nel breve tempo delle soste (10 – 15 minuti al massimo)-.
-La dirigenza sceglie di non rilasciare dichiarazioni, ma questo scenario rischia di innescare l’imponderabile tra lavoratori ormai stanchi e delusi.
Il Ministro Bianchi ha il dovere di intervenire per fare rispettare le direttive ministeriali anche in tema di stabilizzazioni e di efficienza del servizio, oltre che nei tagli al costo del lavoro ed ai livelli di sicurezza-.
