Si spacciava per il boss Nitto Santapaola. Estortore agiva dagli arresti domiciliari con la complicità della moglie. Arrestati.

Si spacciava per il boss catanese Nitto Santapaola e per telefono, costringeva imprenditori e commercianti a pagare il pizzo on line. Mario Fisichella, 41 anni essendo agli arresti domiciliari non poteva recarsi personalmente dalle vittime ad incassare il denaro. Forniva così gli estremi della moglie Santina Assenzio, 38 anni, anche lei arrestata dalla Squadra Mobile, e si faceva inviare il bonifico postale. Poi, si recava negli uffici postali, a riscuotere il denaro. I Carabinieri della Compagnia di Milazzo negli ultimi tre mesi avevano ricevuto decine di segnalazioni da parte di commercianti che avevano subito la richiesta estorsiva. Grazie ai telefoni sotto controllo i Carabinieri hanno potuto smascherare Fisichella e la moglie. L’uomo sceglieva a caso sulle Pagine gialle i numeri di telefono delle vittime. A volte diceva di chiamarsi Laganà e di raccogliere denaro per una nipote gravemente ammalata. Più spesso diceva di essere Nitto Santapaola in persona ed in cambio di protezione chiedeva cifre che oscillavano fra 100 e 3000 euro. Ieri i Militari dell’Arma hano bloccato Fisichella all’uscita dall’ufficio postale dove aveva intascato l’ultima tangente che gli era stata inviata on line. Nella sua abitazione in via salita Ogliastri i Carabinieri hanno scoperto 95.000 euro nascosti nel cassone di una serranda. Fisichella e la moglie sono stati arrestati per estorsione. L’uomo deve anche rispondere di evasione dai domiciliari.

(Nella photogallery l’immagine degli arrestati)