Trasporti Bluvia: i pendolari si lamentano del servizio

Lo scorso 8 ottobre, gli aliscafi che trasportano passeggeri hanno ripreso il regolare servizio di traghettamento Messina-Reggio Calabria. Si chiamano “Tindari- e “Rosaria Lauro- e, nei giorni festivi e prefestivi, riducono il numero delle corse. Attualmente, “Rosaria Lauro-, preso in affitto, sta soppiantando il “Segesta Jet-, coinvolto nella collisione dello scorso gennaio. Il mezzo “Selinunte-, invece, si trova a Napoli per interventi di manutenzione.

I pendolari dello Stretto reclamano un servizio più puntuale ed efficiente. In passato, sono stati costretti ad aspettare ore ed ore, una volta sulla sponda peloritana, una volta su quella reggina.

Il responsabile dell’esercizio, è il Comandante Vincenzo Patania.

La scelta strategica è semplice: nel weekend, il rallentamento dei mezzi veloci dà via libera alle navi che trasportano i tir ed approdano al Molo Norimberga. Gli stessi mezzi pesanti transitano lungo il centro urbano causando non pochi problemi agli automobilisti e ai pedoni.

L’unica certezza è che si paga un biglietto per viaggiare con Bluvia: 3,50 euro per una sola corsa, 4,50 euro per andata e ritorno. Se il mezzo non si riempie, la somma dei ticket non copre la spesa del gasolio, pari a 200 euro a corsa. Lo puntualizzano gli addetti ai lavori.

Chi viaggia nel weekend dovrebbe affidarsi prima ai treni e, poi, alle cosiddette “zattere- che compiono la tratta Villa S. Giovanni-Messina. Ma, nei trasporti Bluvia-RFI, non esistono certezze. Capita, spesso, che gli utenti perdano le coincidenze tra nave e treno. Le zattere adibite all’imbarco passeggeri sono poche. La “Budelli-, che garantisce 5 corse su 8 ore, funziona tutta la settimana ma “resta in panchina- sabato e domenica. Può ospitare non più di 100 persone. Se la matematica non è un’opinione, gli utenti aspettano un’ora e 36 minuti tra un corsa e l’altra.

La società Bluvia è dotata di altre imbarcazioni dove ogni utente paga 1 euro a corsa. Due zattere, “Fata Morgana- ed “Enotria-, sono adibite alle ferrocisterne, ovvero mezzi che trasportano materiale infiammabile e coprono la rotta Villa S.G.-Tremestieri. Solo ogni otto ore, si fermano alla Marittima di Messina per il cambio equipaggio. A bordo di queste, è severamente vietato far viaggiare i passeggeri dalle 4 del mattino a mezzogiorno. Dopo questo limite, si fa eccezione per una quarantina di persone, escluso l’equipaggio. Inoltre, sostituiscono la “Budelli- nel weekend. Poi, ci sono tre navi a quattro binari: Scilla, Villa e Rosalia che imbarcano treni e passeggeri. Ognuna garantisce tre corse ogni otto ore e 10 minuti.

“Come dovremmo spostarci per non tardare al lavoro?- si chiedono gli utenti. Molti di loro, infatti, ricorrono a richieste “estreme-, come quella di salire a bordo delle navi per ferrocisterne.

Insomma, la nostra città non offre vie di fuga sia via mare che via terra: da una parte, si scatena il malcontento tra i pendolari dello Stretto. Dall’altra parte, il traffico veicolare va in tilt perché i tir occupano le arterie principali.